Prestige and hell

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David Bowie-Starman 
 
Elettricità nell’aria, uh? Il dott. Nikola Tesla tra le scintille generate dalla sua macchina, avvolto dai fulmini artificiali, come un moderno Lucifero in una versione attualizzata dell’inferno. Sorrido mentre guardo questa scena di “The prestige”, scuotendo un po’ la testa, di fronte all’impossibilità della suggestione. Prestigio, appunto. Tesla è esistito veramente, ed ho visto una macchina simile in una stampa. Serviva a generare fulmini artificiali. Ovviamente, è impossibile che Tesla attraversi il laboratorio con la sua macchina in funzione, e rimanga illeso. Così come è quasi impossibile accendere una lampadina toccandola, come suggerito in un’altra scena. Scrivo “quasi” perché è possibile invece sfruttare i sali minerali di un frutto come batteria, fare dei contatti opportuni ed accendere una luce. L’ho visto in un programma per bambini.  Sì, per bambini. Tesla era un genio assoluto, inventò tantissime cose, in particolare i motori polifase, che sfruttano la corrente elettrica alternata. Grazie a lui, ora noi usiamo questo tipo di corrente elettrica. cinquanta o sessanta hertz, 125-220-380 Volt. Morì povero. Forse non era tipo da badare troppo ai soldi. Dalla Croazia agli Stati Uniti, spinto da quel vento tempestoso chiamato emigrazione. Bowie (sì proprio lui) nel film lo interpreta splendidamente. La scienza è più inverosimile della magia, l’inaspettato colpisce all’improvviso, come un fulmine. Appunto. E gli occhi di Bowie-Tesla sono ancora di due colori diversi.  

4 elements: water

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L’acqua di uno stagno, di una palude o di una semplice bacinella è generalmente immobile. La sua superficie è completamente piatta. O meglio, noi la vediamo così. Nel 1827, un botanico di nome Robert Brown osservò al microscopio  delle particelle di polline sospese in acqua, e scoprì che si muovevano in modo assolutamente irregolare. La stessa cosa succedeva per granelli di polvere. Questo movimento incessante, casuale, imprevedibile è dovuto all’agitazione termica delle molecole d’acqua. L’agitazione termica è la causa della temperatura. I costituenti elementari della materia (siano essi atomi in un pezzo di ferro, o appunto le  molecole di un liquido) si muovono caoticamente. Nei liquidi, le molecole non sono legate fra di loro, e cambiano incessantemente posizione, urtandosi. Un delirio, insomma. I granelli vengono colpiti continuamente dalle  molecole, invisibili ad occhio nudo, e anche se sono molto più grandi, prendono questi “calcetti” e si spostano. Poiché l’agitazione termica è assolutamente casuale, le particelle di polvere si muovono a scatti, in modo imprevedibile. Moto stocastico, viene detto. Einstein lo studiò, ed in uno dei suoi primi lavori scrisse delle equazioni molto particolari per la sua descrizione probabilistica. Quindi, non è detto che ciò che appare immobile lo sia veramente. Dipende dalla scala e dallo strumento con cui si osserva. E come sempre, l’apparenza può ingannare.

Liquido inquieto: PJ nel suo vestito rosso. (E’ un omaggio? Sì, lo è).

 

 

I miei colleghi

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The Rolling Stones-Paint it black
 
I miei colleghi hanno la testa fra le nuvole.
I miei colleghi sono serissimi.
I miei colleghi spesso prendono meno di un operaio.
I miei colleghi lavorano per passione.
I miei colleghi  emigrano, perché non c’è lavoro, oppure perché  mancano i fondi perfino per acquistare le riviste specializzate in biblioteca. Indovinate da dove il governo ha preso i soldi per i trasportatori, dopo la loro serrata che ha messo in ginocchio l’Italia a Dicembre. Ma dalla ricerca scientifica, e dove se no?
Alcuni miei colleghi (che sono stati miei professori) hanno scritto una lettera al Rettore della Sapienza di Roma, dicendogli: “guarda che la persona che hai invitato ad inaugurare l’Anno Accademico (il Papa) è lo stesso tizio che una quindicina di anni fa ha giustificato la persecuzione di Galileo da parte della sua eminente istituzione. Secondo noi non era proprio il caso”. Galileo, capite? Il padre della scienza moderna. Senza Galileo:
Non ci sarebbe stata la Fisica.
Niente Fisica, niente meccanica
Niente meccanica, niente motori.
Niente motori, niente elettricità.
Niente automobili, treni, telefoni, radio, televisori, computer.
Niente agricoltura moderna, niente industrie.
Solo aratro, mulini ad acqua, luce di candela. Medioevo, insomma. Crederemmo che il Sole gira intorno alla Terra, che Dio ci ha messo sette giorni ad inventare l’Universo, che Eva (zitta e buona, Eva, stai al tuo posto!) è nata dalla costola di Adamo. Volete credere all’evoluzione, ma scherziamo?
E senza evoluzione, niente biologia moderna, niente biologia molecolare, niente cure avanzate. 
Ecco, i miei colleghi hanno ragione ad incazzarsi.  E voi, amici miei, state attenti. Perché se non ci sono i miei colleghi, il paese è destinato a sprofondare. Però che ci importa, l’importante è finanziare le scuole della Chiesa (andare a Messa è un optional, basta dare soldi, no?), fare la “moratoria” sulla legge sull’aborto, proibire di fatto la fecondazione in vitro, negare irragionevolmente ai malati terminali di morire con dignità. E sentire ogni Domenica dai nostri telegiornali genuflessi il tizio che pontifica da San Pietro su affari che non gli competono.
 

 


 
 

Ghost in you

So long, Bill…

 

 

 

…angels fall like rain
and love is all of heaven away
inside you the time moves
and she don’t fade
the ghost in you
she don’t fade…

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corrente elettrica                        2-200 k (da duemila a duecentomila Ampere)
temperatura elettronica                30.000 K (trentamila gradi)
diametro della colonna di plasma    10-50 cm 
carica elettrica totale                    5-10 C
differenza di potenziale                1-10 x MV (da 1 a 10 MegaVolt)
 

Questo è quanto. Solo un fulmine. 

 

 

 

Stardust

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Television-Marquee Moon 

 

 

“Si ritiene che il Sole e i pianeti si siano formati da una nebulosa di gas interstellari in contrazione, in un periodo di tempo compreso tra 4.6 e 4,6 miliardi di anni fa.”

Il nostro sistema planetario deriva da una nebulosa che si è condensata in una stella (il sole) e nei pianeti,   a causa  dell’azione della forza gravitazionale.
Secondo le attuali teorie, la nebulosa primordiale  era costituita da idrogeno, da elio, da una grande varietà di elementi chimici più pesanti e da polveri.
A sua volta, la materia nella nebulosa è stata emessa dall’esplosione di un’altra stella. Il fatto che nella Terra siano presenti elementi chimici pesanti, come Argento, Oro, Piombo, via via fino all’Uranio fanno ipotizzare che la Stella “genitrice” sia una Supernova. Le Supernove, di diverso tipo, sono stelle molto grandi (molte volte più del Sole) in punto di morte. Nel loro ultimo “respiro”, generano elementi pesanti,  a seguito di processi di fusione nucleare. Attualmente, le Supernove sono le uniche sorgenti conosciute di questi nuclei. Quindi, gli atomi che costituiscono il sistema solare, la Terra, ed in ultima analisi, noi stessi, provengono dall’esplosione di una stella, probabilmente da una supernova.
Noi SIAMO polvere di stelle.  Come canta Joni Mitchell in “Woodstock”:

We are stardust.
Billion year old carbon.
We are golden
Caught in the devil’s bargain
And we’ve got to get ourselves back to the garden.
(To some semblance of a garden)

Presi nel baratto del diavolo, suoniamo rock’nroll… 

My X’mas lecture

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Sulle banconote da 20 Sterline inglesi è effigiato Michael Faraday, un eminente scienziato dell’800. Oltre al suo ritratto, vi è il particolare di una stampa dell’epoca, con la scena di una delle sue Christmas Lectures, organizzate dalla Royal Institution. Michael Faraday ha dato dei contributi fondamentali alla fisica e alla chimica. Basterebbe citare la legge con il suo nome che spiega il fenomeno dell’induzione elettromagnetica, dove elettricità e magnetismo vengono combinate insieme, alla  base del funzionamento dei motori elettrici, della dinamo, e di moltissimi altri congegni, tra i quali mi piace menzionare la chitarra elettrica. Faraday era anche un uomo di indubbia statura morale: rifiutò svariati premi ed onoreficenze, nelle quali non credeva, e non volle contribuire allo sviluppo di ordigni esplosivi da utilizzare nella guerra di Crimea. Non ebbe una educazione molto  buona perché di umili origini, e le sue cognizioni di matematica non erano particolarmente approfondite. Ciononostante, era un grandissimo sperimentatore, e anche un eccezionale divulgatore. Le Christmas Lectures, tenute ogni Natale da scienziati e studiosi britannici di fama mondiale, sono delle lezioni a scopo divulgativo, rivolte soprattutto ad un pubblico di bambini e giovanissimi. Fino a poco tempo fa, venivano trasmesse in televisione, dalla BBC prima, e successivamente da altri canali privati.
Faraday tenne delle lezioni memorabili, con dimostrazioni pratiche incantevoli sulla chimica. Ne tenne 7, un record assoluto, una ha un titolo particolarmente poetico, ” The chemical history of a candle”, e spiega i processi di combustione. Charles Dickens chiese ripetutamente a Faraday  di scrivere le sue Christmas Lectures, ma egli oppose resistenza, sulla base (giusta, a parere mio) che le lezioni difficilmente sono adattabili ad uno scritto. Alla fine acconsentì alla pubblicazione di resoconti stenografici,  disponibili oggi anche su internet. Tutto ciò fa molto Dickens, molto Natale, molto inglese. Non ho mai visto una Christmas Lecture, nonostante abbia vissuto in Inghilterra per molto tempo, perché ho scoperto questa nobile istituzione solo di recent. E mi piacerebbe fare qualcosa di simile nella mia Università. Per quest’anno, mi accontento di scrivere una breve poesiola, e di pubblicarla qui. Che Faraday mi perdoni.

Luce sulle rètine
incanti di cristalli
suono sui timpani
risonanze di fili bronzei
che scuotono magneti
e cavi inossidabili
e scatole tonanti
su vortici di folle,

fioriti desiderii. 

Fasce sui capelli, sudore mancino
di King Jimi,  sue scintille elettriche
da Sir Michael sognate.

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 Jimi Hendrix-Foxey Lady

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Buone feste.
 
P. S. Ho visto ieri i video delle sue lezioni. Si chiama Walter Lewin ed insegna al MIT di Boston. Grandissimo. Qui  dimostra che il tempo impiegato da un pendolo per compiere un’oscillazione completa non dipende dal peso applicato. E  per dimostrarlo  ci si mette sopra, facendo contare agli studenti  il numero di oscillazioni. La Fisica funziona.
 

 

 

Chirality-reality

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Blur-Out of time
 
 
Roberta non vuole vedere l’amico morto nella camera ardente. Entra in obitorio, ma si ferma prima, si appoggia al muro, e vede un’altra immagine: il suo amico che saluta tutti i convenuti, stringe le mani, abbraccia e le sorride da lontano. Lei ha Saturno contro, si droga, è vitale e svitata. Mancina, penso, mentre vedo il film di Ozpetek, che mi irrita un po’. Ma la figura di Roberta mi piace. Controcorrente per certi versi. E questo mi fa pensare al concetto di chiralità.
χειρ vuol dire mano, in greco. Abbiamo una mano destra ed una sinistra. E NON sono uguali. E’ raro trovare ambidestri. Esistono i destri (la maggioranza) ed i mancini. Un tempo, si dice, l’umanità era mancina, poi si è cambiato mano. Personalmente, sono destro, ma per certe azioni uso la sinistra. Perché siamo così asimmetrici? Il nostro organismo distingue tra destra e sinistra. In natura esistono delle sostanze chimiche che sono costituite da molecole uguali in tutto, tranne che nella loro simmetria. Destra o sinistra. Queste molecole vengono dette chirali, ecco un esempio.
 

 
 
Le due molecole che vedete girare sono uguali, ma diverse. Una è il riflesso speculare dell’altra, così come la mano sinistra dovrebbe essere il riflesso della destra. Dico dovrebbe, perché in realtà le due mani non sono esattamente uguali. E  non è nemmeno uguale l’effetto sul nostro organismo se assimiliamo una molecola “destra” o “sinistra” di alcune sostanze. Infatti, queste sostanze possono essere utili o inutili (se non dannose) a seconda dell’enanziomero (così è chiamato). Quindi, intrinsecamente, il nostro organismo è destro, o mancino, perché le molecole organiche che lo costituiscono distinguono tra enanziomeri. Ovviamente il fatto di essere destri o mancini non incide sul tipo di molecole accettate, che è lo stesso per tutti. Però, però…. Non ci dovrebbe essere questa differenza, a rigor di logica. E invece c’è. Perché la natura è intrinsecamente asimmetrica. Lo sono anche le leggi fisiche. Ne ho già scritto qui. Ad esempio, esiste la materia e l’antimateria. Per ogni particella (o quasi) esiste una antiparticella. Se le due si incontrano, annichiliscono. Niente più materia o antimateria. L’energia liberata dal processo si trasforma in radiazione. Se greg incontrasse un anti-greg, ed i due si toccassero, si distruggerebbero mutuamente. Questo succede, ma raramente, perché fortunatamente l’antimateria è presente in piccolissime quantità. Quindi, esiste uno sbilanciamento, un’asimmetria intrinseca nell’universo e nelle leggi che lo regolano. E questo è la nostra fortuna, per certi versi, altrimenti tutto sarebbe molto più instabile, no? Si pensa che l’asimmetria del nostro organismo (che distingue ed usa molecole destre invece che mancine) abbia a che fare con l’asimmetria delle leggi dell’universo, ma al momento è solo un’ipotesi. Quello che è certo, è che io amo i mancini. Ed il concetto di essere mancino. Abbiamo bisogno di mancini, noi destri. Io stesso sono un po’ mancino. E vorrei esserlo di più. 
 
Where’s the love song to set us free
too many people down, everything turning the wrong way round

and I don’t know what love will be
but if we stop dreaming now, lord knows we’ll never clear the clouds

and you’ve been so busy lately
that you haven’t found the time
to open up your mind

and watch the world spinning gently out of time

Feel the sunshine on your face
It’s in a computer now
gone to the future, way out in space

and you’ve been so busy lately
that you haven’t found the time
to open up your mind
and watch the world spinning gently out of time

and you’ve been so busy lately
that you haven’t found the time
to open up your mind
and watch the world spinning gently out of time
Tell me I’m not dreaming
but are we out of time
(we’re) out of time

 

 

Luce e purezza

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La luce visibile è quella parte di radiazione elettromagnetica che impressiona la retina dei nostri occhi. Non è così per i raggi X, la radiazione infrarossa, le onde radio etc. che possono avere altri effetti, più o meno dannosi, sul nostro corpo, ma che non vediamo. La luce può essere emessa da sorgenti naturali, come il sole, le stelle e i fuochi, oppure artificiali, come le lampade. Buona parte della luce “naturale” è generata da un processo detto emissione spontanea. Un elettrone in uno stato ad alta energia genera spontaneamente un quanto di radiazione, un corpuscolo detto fotone, cede parte della sua energia e va ad occupare uno stato con energia più bassa. I motivi per cui l’elettrone si trovava in uno stato eccitato possono essere vari: ha assorbito energia da un fotone (assorbimento), ha partecipato ad un legame chimico che si forma con una reazione violenta (fuoco), il metallo in cui si trova ha assorbito calore per passaggio di corrente elettrica (lampade ad incandescenza). Nelle stelle , il calore è prodotto dalle reazioni nucleari. Frequenza, energia e colore sono la stessa proprietà. Ad una certa frequenza corrisponde un colore, ed un valore di energia determinato.

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L’emissione spontanea è un processo a carattere probabilistico. L’elettrone emette quando gli pare a lui. Tutti questi elettroni nella materia quindi generano fotoni, cioè luce in maniera assolutamente casuale, spesso su frequenze diverse, perché sono tanti e si trovano ad energie differenti.
Però c’è un altro processo  di emissione, detto emissione stimolata. Se un fotone si trova a passare vicino ad un elettrone, in uno stato ad alta energia, può stimolarlo a decadere, e a emettere un fotone con la sua stessa frequenza. Quindi alla fine del processo ci troviamo due fotoni con la stessa energia, cioè la stessa frequenza. QUesto processo, anch’esso probabilistico, è però determinato dal primo fotone. E dà fotoni tutti uguali. Cioè luce dello stesso colore, e con fotoni che risultano da processi ben scanditi temporalmente. Viene detta radiazione coerente.

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I LASER sono basati sul processo di emissione stimolata:
– prima cosa, si eccitano gli elettroni della materia con cui è fatto il laser tutti ad uno stesso stato
– alcuni di questi elettroni decadono spontaneamente. I fotono prodotti stimolano altri decadimenti, in un processo a cascata, all’interno di un sistema dove si trova il materiale, detto cavità ottica,  che è un’intercapedine fra due specchi, che riflettono la luce.
– la luce va avanti ed indietro, e continua a stimolare. Una parte esce dalla cavità e diventa fascio laser.

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I LASER non sono  sorgenti di luce naturale, ma qualcosa di inventato dall’uomo. La luce è molto, molto intensa e purissima, nel senso che il colore è ben determinato. Inoltre viene emessa in una direzione ben precisa.
Adoro i LASER per questo. Sono un prodotto dell’intelletto umano, che fornisce una luce completamente diversa da quella generata dalle sorgenti naturali.  Purezza come prodotto dell’intelletto umano. La natura di per sè non è così pura, non lo è mai.  

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Professor Helga

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Traffic-Every Mother’s Son
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Arrivo in ritardo al tuo seminario, l’aula è già piena di colleghi e studenti seduti, attenti, riflessi dello schermo sugli occhiali, serietà di sguardi e intensità di menti. Come sempre, mi metto in fondo. Hai già incominciato a parlare, nel tuo tailleur blu con delle strane code, di taglio indubbiamente nordeuropeo. Ci siamo scambiati dei mail più di un anno fa, pensavamo di collaborare su un progetto di ricerca, poi siamo stati travolti dalle tante cose da fare, io anche dai miei pensieri, trascinato dall’inerzia della mia malinconia. Nell’ultimo messaggio, mi hai scritto con orgoglio della tua nuova posizione, una cattedra in un’università prestigiosa, “l’unica donna professoressa nella nostra materia della Ollanda“, il solo errore di ortografia, non sei italiana, ma hai vissuto e studiato a Roma, dove ci siamo conosciuti in un tempo che sembra la favola di un’altra dimensione. Fumavi allora, e mi guardavi con i tuoi occhi azzurri tedeschi, mentre parlavavamo del più e del meno sulla terrazza dell’Istituto, nelle pause del lavoro di tesi, con lo sguardo sui pini marittimi. Ci siamo incontrati  dopo, in altri paesi e città, conferenze, esperimenti, nella nostra vita un po’ randagia. E adesso risplendi, ci spieghi magie di motori fatti da molecole che fanno salire le gocce d’acqua all’insù per piani inclinati, e quando ci fai vedere il video dimostrativo è un “ohh” di meraviglia. Mi chiedono di accompagnarti a pranzo, e chiacchieriamo di lavoro e famiglie, della tua casa che immagino sotto un cielo grigio, con un bel prato verde, la stai sistemando per avere spazio per i tuoi nipoti.  Poi mi spieghi di pesci con piccoli magneti nel naso che li guidano nelle loro rotte. I tuoi occhi sono un po’ più liquidi, un po’ più tristi. E il peso del successo, il prezzo del lavoro mi sembra così evidente, ma forse non lo è. Telefonate che ti raggiungono mentre discutiamo, ti riaccompagno nell’ufficio del grande capo. Ti saluto, ma mi sorprendi, vuoi parlare ancora un po’ con me, nonostante tu abbia un’agenda senza spilli. Nel mio studio mi chiedi scusa di non avermi più scritto, e sei sincera. Occhi azzurri, tailleur blu, quando ti abbraccio mi fai pensare al nostro tempo, e all’irreversibilità, ai cerchi che non si chiudono mai, perché è impossibile. Fuori il cielo è plumbeo, i fiori del vaso sono secchi.
 
 

Landing…

 
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The Cure-Friday I’m in love
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Adamo ed Eva mangiarono serpente in un ristorante cinese chiamato Conoscenza, e conclusero quella cena con litchi e biscottini della fortuna. Adamo ne aprì uno e lesse:”Eccoti le equazioni dell’universo. A te i calcoli, e buona fortuna!”.
Eva ne aprì un altro, dove c’era scritto: “Non credere a nulla di quanto ti racconterà quest’uomo”
Ecco come ebbe inizio la storia del nostro mondo! 
 
(Robert Laughlin, premio Nobel per la Fisica)