Prestige and hell

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David Bowie-Starman 
 
Elettricità nell’aria, uh? Il dott. Nikola Tesla tra le scintille generate dalla sua macchina, avvolto dai fulmini artificiali, come un moderno Lucifero in una versione attualizzata dell’inferno. Sorrido mentre guardo questa scena di “The prestige”, scuotendo un po’ la testa, di fronte all’impossibilità della suggestione. Prestigio, appunto. Tesla è esistito veramente, ed ho visto una macchina simile in una stampa. Serviva a generare fulmini artificiali. Ovviamente, è impossibile che Tesla attraversi il laboratorio con la sua macchina in funzione, e rimanga illeso. Così come è quasi impossibile accendere una lampadina toccandola, come suggerito in un’altra scena. Scrivo “quasi” perché è possibile invece sfruttare i sali minerali di un frutto come batteria, fare dei contatti opportuni ed accendere una luce. L’ho visto in un programma per bambini.  Sì, per bambini. Tesla era un genio assoluto, inventò tantissime cose, in particolare i motori polifase, che sfruttano la corrente elettrica alternata. Grazie a lui, ora noi usiamo questo tipo di corrente elettrica. cinquanta o sessanta hertz, 125-220-380 Volt. Morì povero. Forse non era tipo da badare troppo ai soldi. Dalla Croazia agli Stati Uniti, spinto da quel vento tempestoso chiamato emigrazione. Bowie (sì proprio lui) nel film lo interpreta splendidamente. La scienza è più inverosimile della magia, l’inaspettato colpisce all’improvviso, come un fulmine. Appunto. E gli occhi di Bowie-Tesla sono ancora di due colori diversi.