Archivio mensile:settembre 2007
…and this?
….Dunque, immaginate di trovarvi davanti un muro, e volete andare dall’altra parte. Non c’è storia, o vi arrrampicate, oppure lo saltate. Se il muro è perfettamente liscio, e non ce la fate ad arrampicarvi, dovete saltarlo. E se non avete l’energia necessaria, nè strumenti adatti, non c’è speranza. Potete sbatterci solo la testa contro. E’ proprio così? No, non è così. Se voi foste una particella piccolissima, diciamo, un elettrone, e le pareti del muro non fossero troppo spesse, POTRESTE passare. C’è una possibilità, certe volte neanche troppo piccola, che si possa passare. Questo è l’effetto tunnel….
(happy Birthday, Mr. Aka, qui)
…and on with this…
……Per inciso, è l’equazione di Dirac, una delle piu’ belle equazioni mai scritte, per me. Descrive il moto di particelle infinitamente piccole (tipicamente elettroni) a velocità elevatissime, vicine a quelle della luce. E’ elegante, completa. Splendida. ….. E’ come un gol di Ronaldinho. Ne fa alcuni bellissimi, che sembrano semplici, ma non lo sono. Ed io sono convinto che lui abbia faticato moltissimo per potere riuscire a fare quelle cose straordinarie…..
(Ho sempre sognato…., qui)
…and back to this…
….Elaine legge un libro seduta sulla spiaggia di Santa Barbara, ha davanti il mare, si intravedono le Channel Islands attraverso la foschia. Edo la riconosce subito, è come tuffarsi nell’ oceano, si avvicina camminando sulla sabbia calda con le scarpe in una mano ed un pacchetto in un’altra, gli occhiali da sole un po’ storti. Elaine percepisce la sua presenza quando è vicino, sorride senza guardarlo. E’ abbronzata, i capelli biondissimi più corti, un po’ ingrassata, forse. “Eddy boy, he crossed the ocean for me…”, canticchia sorridendo, guardando le isole lontane. Edo si siede accanto a lei, senza parlare….
(Long Kiss Goodbye, è su Splinder, qui)
…went on with this…
….”Ogni tanto vengo a vederla, l’ultima volta ci ho portato mio figlio qualche settimana fa. E’ rimasto senza fiato, come me quando venni qui la prima volta con mia madre.”
Dom prese la mano ruvida di Horst, lo sguardo ancora verso il busto.
“E’ bellissima”, mormorò, con un filo di voce. “non… non ho parole.”….
(Horst et Dom, qui)
…started with this…
Hard to take
Polvere vitale
Bowie-Life on Mars
The singular adventures of w
Traffic- Freedom Rider
Non contiamoci balle, per ottenere bisogna lavorare. E ci sono prezzi da pagare. Ma qualche volta ci si interroga sugli obiettivi. E’ quello il momento topico, non si può sfuggire alle domande che ci si pone. E non sempre si trova subito la risposta. Però c’è sempre, sempre un retrogusto dolceamaro nel mio essere, dovuto alla consistenza dei miei sogni. Una parte inafferrabile, evanescente e sempre presente, che mi accompagna nei pensieri, parole, opere e, ahimé, omissioni. Forse è questo che mi salverà, perché la logica ed il pensiero non sono sufficienti per vivere. Quel piccolo pezzo di DNA, che non so quale sia, non lo sa nessuno, fa sì che io, noi, qualche volta respiriamo un’ossigeno diverso, ma vitale. Che consistenza hanno i sogni?
Professor Helga
Walking
Resonance 5
I ponti possono crollare (è successo) se le onde del mare, o dei fiumi che si frangono su di loro hanno la frequenza giusta. La risonanza è un fenomeno che avviene in altri casi, ad esempio i circuiti e le reti elettriche. Recentemente ho letto di una teoria, secondo la quale le reti neurali (cioè le reti formate dalle cellule nervose nel cervello) possono andare in risonanza, ovvero rispondere a sollecitazioni “giuste”, dando sentimenti di piacere intenso, o di benessere. Il libro che ho letto dava questa teoria solo come una ipotesi, ma ognuno conosce questo tipo di sensazione. Leggere alcuni post nell’ultimo anno mi ha dato delle risonanze, mettiamola così. Ovviamente esistono risonanze più intense, non lo nego. Ho comunque deciso di scegliere e di segnalare 5 post (come fa il protagonista del romanzo “Alta fedeltà”, di Nick Hornby) che mi hanno fatto risuonare le reti neurali. L’elenco è in ordine alfabetico.
1) Aka racconta una storia (vera) di separazione in una guerra vicina nel tempo e nello spazio, rimossa e dimenticata. Qui
2) Cleo traffica in saponette nell’isola della rivoluzione. Qui.
3) Egidio (bambino?) lancia sassi e guarda gatti. Qui.
4) Un lungo addio raccontato da Ju. Mi ha toccato moltissimo, per esperienze simili. Qui.
5) Nina, Miss Dior ed il pesce dei poveri. Struggente e lucido. Qui.
Sotto il sole di Minosse, vi ho pensato. E vi ringrazio.