My X’mas lecture

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Sulle banconote da 20 Sterline inglesi è effigiato Michael Faraday, un eminente scienziato dell’800. Oltre al suo ritratto, vi è il particolare di una stampa dell’epoca, con la scena di una delle sue Christmas Lectures, organizzate dalla Royal Institution. Michael Faraday ha dato dei contributi fondamentali alla fisica e alla chimica. Basterebbe citare la legge con il suo nome che spiega il fenomeno dell’induzione elettromagnetica, dove elettricità e magnetismo vengono combinate insieme, alla  base del funzionamento dei motori elettrici, della dinamo, e di moltissimi altri congegni, tra i quali mi piace menzionare la chitarra elettrica. Faraday era anche un uomo di indubbia statura morale: rifiutò svariati premi ed onoreficenze, nelle quali non credeva, e non volle contribuire allo sviluppo di ordigni esplosivi da utilizzare nella guerra di Crimea. Non ebbe una educazione molto  buona perché di umili origini, e le sue cognizioni di matematica non erano particolarmente approfondite. Ciononostante, era un grandissimo sperimentatore, e anche un eccezionale divulgatore. Le Christmas Lectures, tenute ogni Natale da scienziati e studiosi britannici di fama mondiale, sono delle lezioni a scopo divulgativo, rivolte soprattutto ad un pubblico di bambini e giovanissimi. Fino a poco tempo fa, venivano trasmesse in televisione, dalla BBC prima, e successivamente da altri canali privati.
Faraday tenne delle lezioni memorabili, con dimostrazioni pratiche incantevoli sulla chimica. Ne tenne 7, un record assoluto, una ha un titolo particolarmente poetico, ” The chemical history of a candle”, e spiega i processi di combustione. Charles Dickens chiese ripetutamente a Faraday  di scrivere le sue Christmas Lectures, ma egli oppose resistenza, sulla base (giusta, a parere mio) che le lezioni difficilmente sono adattabili ad uno scritto. Alla fine acconsentì alla pubblicazione di resoconti stenografici,  disponibili oggi anche su internet. Tutto ciò fa molto Dickens, molto Natale, molto inglese. Non ho mai visto una Christmas Lecture, nonostante abbia vissuto in Inghilterra per molto tempo, perché ho scoperto questa nobile istituzione solo di recent. E mi piacerebbe fare qualcosa di simile nella mia Università. Per quest’anno, mi accontento di scrivere una breve poesiola, e di pubblicarla qui. Che Faraday mi perdoni.

Luce sulle rètine
incanti di cristalli
suono sui timpani
risonanze di fili bronzei
che scuotono magneti
e cavi inossidabili
e scatole tonanti
su vortici di folle,

fioriti desiderii. 

Fasce sui capelli, sudore mancino
di King Jimi,  sue scintille elettriche
da Sir Michael sognate.

http://weller60.myblog.it/media/02/00/37277c41c796d1f659645cdd2f560cc4.mp3
 Jimi Hendrix-Foxey Lady

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Buone feste.
 
P. S. Ho visto ieri i video delle sue lezioni. Si chiama Walter Lewin ed insegna al MIT di Boston. Grandissimo. Qui  dimostra che il tempo impiegato da un pendolo per compiere un’oscillazione completa non dipende dal peso applicato. E  per dimostrarlo  ci si mette sopra, facendo contare agli studenti  il numero di oscillazioni. La Fisica funziona.
 

 

 

My X’mas lectureultima modifica: 2007-12-20T15:20:00+01:00da weller60
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35 pensieri su “My X’mas lecture

  1. Se le tradizioni sono buone perchè non copiarle? E? che noi siamo troppo sarcastici per lasciarci andare alla magia natalizia. Ce lo insegnano fin da piccoli, lo assumiamo col lambrusco.

  2. Eh… prima o poi doveva succedere e il merito è tuo. Buonasera Weller e bentrovato. Grazie per il commento. Ma il tuo nick ha a che vedere con le stazioni
    saldanti della marca omonima? Il nesso ci sarebbe.
    Non ho augurato a nessuno, nemmeno di persona, “Buon Natale” ma solo ” Buone
    Feste”. Saresti il primo a riceverli ( da me ) se lo facessi. Lo faccio? Troppo presto.

  3. AUGURI A TE E A CHI TI E’ VICINO, SIA PACE DENTRO E FUORI, INTORNO A TE!
    PEACEANDLOVE…BUON NATALE!
    lu

  4. Beh… potrei bluffare avendo magari consultato il web… diciamo che, sebbene io a suo tempo avessi gusti leggermente più “wave” (ma poi si invecchia e ci si ammorbidisce) lo ascoltai eccome. Non tanto “going in underground” quanto “dropping bombs on the Whitehouse”… Ti ho convinto? Io una stazione w ce l’ho sulla scrivania del mio studio-bunker perchè non si sa mai: un cavetto o qualche cazzabubolo dei miei ne può sempre aver bisogno…

  5. Ho visto il video apprezzandolo as expected. Con un retrogusto nostalgico per il corso di fisica I ai miei tempi: avercelo, uno così. Macchè. C’era un omuncolo imbalsamato (quanto esigente, in particolare all’esame) che adorava le astrazioni e che si divertiva a massacrarci facendoci calcolare la decelerazione angolare di un blocco di ghiaccio montato su un disco rotante colpito da un proiettile sparato da uno sciatore appena spiccato il salto mentre tutto il sistema viaggiando su un transatlantico pieno di treni colpiva un iceberg. Per forza che ci si disamora della fisica :-)))

  6. Non ti sto’ a dire quante volte ho cambiato casa e quindi anche la scuola, in realtà le tue parti le conosco perché conoscevo un infermiera…

  7. Ti auguro un Natale speciale, prof! Per me lo sarà senz’altro, è il primo Natale di mio figlio! Un bacione, Clelia.

  8. devo ancora leggerlo, perdonami, sono di corsa ora e sempre nei secoli dei secoli fino a esaurimento (nervoso) scorte. mi perdoni? auguroni, eh?

  9. Potevo non augurarti uno splendido 2008? Si potevo ma sei troppo speciale per me per non venire qui e cantarti:
    Oh happy day, oh happy day

    When Jesus washed, oh when he washed

    When Jesus washed, he washed my sins away

    Oh happy day, oh happy day

    He taught me how, to watch

    Fight and pray, fight and pray

    And live rejoining, every, every day, every
    day

    Oh happy day, oh happy day, oh happy day, oh happy day!!!

  10. Tantissimi auguri e complimenti per i tuoi post; davvero belli e interessanti 😉 noi siamo un gruppo di studenti di fisica di Messina. Vieni a trovarci. ciao!

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