qualche volta penso che il futuro immaginato dal passato si chiude nel presente. i corto circuiti si chiudono, nei flussi di carica elettrica e di luce provenienti dai nostri schermi, che ci investono continuamente, ossessivamente, cancellano e ricreano i tempi delle nostre azioni e dei nostri sogni. ma noi dove siamo, dentro o fuori gli schermi? è tutto mescolato, entangled, e ciò che ci diceva orwell del futuro, del suo futuro, ci arriva e diventa presente in modo ancora più subdolo di quello che lui poteva pensare. big brother diventa reality, anestetizza una realtà che va e viene tra le onde elettromagnetiche e il vivere quotidiano. è una catena di immagini, di eventi, di immagini di eventi dove ciascuno pensa di prendere e selezionare, come al supermercato, e non si accorge del braccialetto elettronico che lo lega a qualcosa che NOI ci siamo costruiti, e dalla quale non scappiamo. perché ci piace, e non vogliamo scappare. ma forse non è così. ci forzano, ci forziamo a farcelo piacere. e tutto questo equivoco di presente, passato e futuro continuo è solo una cortina, che non ci fa vedere quello che siamo, quello che il mondo è. e ci farebbe un gran bene saperlo. tomorrow was another day.
La mia percezione è che più che fuori dagli schermi qui stamo fuori di testa!!!
Le tue parole mi fanno riflettere molto.
Credo che tu abbia ragione: ci siamo costruiti un mondo che ci nasconde ciò che la realtà sulla situazione umana. Pensiamo forse sia meglio non sapere. Ma non è mai meglio. Prima o poi si paga il conto.
Orwell docet.
Grazie, spero di vederti presto qua o là!
Nice evening Mr
D.
L’amore rende liberi…
p.s. conoscevo gli Style Council, nel senso che avevo sentito alcune canzoni, ma non sapevo fossero loro… :o)
Venivo qui con intenzioni bellicose :-)) relativamente ai Teletubbies, poi… poi ho visto un bel paio di riferimenti: al mio film preferito senza esclusioni (fammi una domanda qualsiasi su qualsiasi fotogramma!)
e sul libro, per giunta stessa edizione con copertina di Escher…
Che devo dire?
Mi commuovo?
🙂
passo velocemente per lasciarti un bacione.
ps: è sempre un piacere leggere qualcuno che ti invita alla riflessione….
Mio caro Well.. 1984 è uno dei miei romanzi preferiti..
“Domani era un altro giorno”.. Domani era un altro giorno andato..
Ce ne accorgiamo sempre dopodomani, noi che siamo abituati a vivere nell’oggi, in questo strano eterno presente..
La chiamano post-modernità, pare..
Io non ne so molto, ma anche sì, so solo che la vivo.
Un bacione mio caro.
Per questo dico sempre che se questo universo è abitato da altri, bè spero tanto che quegli altri siano più svegli di NOI.
ps. questo libro è meraviglioso, mi regalava una certa inquietudine sotterranea. Oddio, anche Vespa me lo fa..
😉
Ci fa paura guardare quello che siamo diventati e dunque dobbiamo ubriacarci di noi fino alla nausea.
Mr W,
allora come stai in questa città uggiosa?
Anche il clima sembra essere post-moderno.
embrace
Daniel