ministry of love

 

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qualche volta penso che il futuro immaginato dal passato si chiude nel presente. i corto circuiti si chiudono, nei flussi di carica elettrica e di luce provenienti dai nostri schermi, che ci investono continuamente, ossessivamente, cancellano e ricreano i tempi delle nostre azioni e dei nostri sogni. ma noi dove siamo, dentro o fuori gli schermi? è tutto mescolato, entangled, e ciò che ci diceva orwell del futuro, del suo futuro, ci arriva e diventa presente in modo ancora più subdolo di quello che lui poteva pensare. big brother diventa reality,  anestetizza una realtà che va e viene tra le onde elettromagnetiche e il vivere quotidiano. è una catena di immagini, di eventi, di immagini di eventi dove ciascuno pensa di prendere e selezionare, come al supermercato, e non si accorge del braccialetto elettronico che lo lega a qualcosa che NOI ci siamo costruiti, e dalla quale non scappiamo. perché ci piace, e non vogliamo scappare. ma forse non è così. ci forzano, ci forziamo a farcelo piacere. e tutto questo equivoco di presente, passato e futuro continuo è solo una cortina, che non ci fa vedere quello che siamo, quello che il mondo è. e ci farebbe un gran bene saperlo. tomorrow was another day.

 

ministry of loveultima modifica: 2009-10-26T23:55:00+01:00da weller60
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9 pensieri su “ministry of love

  1. Le tue parole mi fanno riflettere molto.
    Credo che tu abbia ragione: ci siamo costruiti un mondo che ci nasconde ciò che la realtà sulla situazione umana. Pensiamo forse sia meglio non sapere. Ma non è mai meglio. Prima o poi si paga il conto.
    Orwell docet.
    Grazie, spero di vederti presto qua o là!
    Nice evening Mr
    D.

  2. L’amore rende liberi…

    p.s. conoscevo gli Style Council, nel senso che avevo sentito alcune canzoni, ma non sapevo fossero loro… :o)

  3. Venivo qui con intenzioni bellicose :-)) relativamente ai Teletubbies, poi… poi ho visto un bel paio di riferimenti: al mio film preferito senza esclusioni (fammi una domanda qualsiasi su qualsiasi fotogramma!)
    e sul libro, per giunta stessa edizione con copertina di Escher…
    Che devo dire?
    Mi commuovo?
    🙂

  4. Mio caro Well.. 1984 è uno dei miei romanzi preferiti..
    “Domani era un altro giorno”.. Domani era un altro giorno andato..
    Ce ne accorgiamo sempre dopodomani, noi che siamo abituati a vivere nell’oggi, in questo strano eterno presente..
    La chiamano post-modernità, pare..
    Io non ne so molto, ma anche sì, so solo che la vivo.
    Un bacione mio caro.

  5. Per questo dico sempre che se questo universo è abitato da altri, bè spero tanto che quegli altri siano più svegli di NOI.

    ps. questo libro è meraviglioso, mi regalava una certa inquietudine sotterranea. Oddio, anche Vespa me lo fa..

    😉

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