mersey beat

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dall’alto del secondo piano del double deck vedo una ragazza caraibica fasciata in un costume rosso, le ali d’angelo sulle spalle.  cammina per Katherine Street, nella sera ancora lucente. altre persone,  bionde nere asiatiche  si dirigono da qualche parte, vestite di colori  così distanti dai dintorni. scendo incuriosito. e sento i tamburi.  il battito del cuore di una città che si dimentica di essere nordovest e vuole pulsare e vivere in mondi diversi.  un carnevale brasiliano la inonda, la permea e la seduce. tra i muri di mattoni rosso scuro,  tra i pub dalle luci gialle sotto il cielo limpido, sfilano le lingue e i colori di un acquario tropicale. mentre il tuono ritmico dei tamburi delle scuole di samba rimbalza tra i draghi dorati  della porta di chinatown. noi non siamo di nessun posto, come l’aria di questo sabato d’agosto del mersey beat.
mersey beatultima modifica: 2008-09-23T00:13:00+02:00da weller60
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6 pensieri su “mersey beat

  1. Caro Mr W,
    Liverpool per me è un mondo a sè… e questo tuo post lo dimostra in modo perfetto… chinatown.. le notti infinite.. e il Mersey che continua a scorrere placido incurante.. Liverpool per certi versi è una città di eccessi.. ti consiglio un libro.. che ho appena finito… “Kelly+Victor” di Griffiths.. davvero estremo… davvero Liverpool
    embrace
    Daniel

  2. Quando ti posso consegnare la tua coccarda? Non vorrei che quintali di polvere si posassero su di lei prima di consegnarla al legittimo proprietario. La prossima settimana? O te la spedisco?

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