la strada per anfield

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Hi everyone, welcome to the casbah. We are the Beatles, and tonight we are going to play some rock’n’roll.
 
chiedo alla conducente se l’autobus 17 va ad anfield road. yes love, mi risponde. salgo sorridendo, è un po’ che non mi chiamavano così. love. le strade che percorro sono ancora le stesse. forse sono un po’ peggiorate, rispetto a quando il rock’n’roll mise gli occhi azzurri e cambiò accento. ragazzine somale in tunica si affacciano dal negozio di muslim goods a lodge lane, accanto al bingo house. asiatici, caraibici, arabi ed inglesi sulle strade desolate, le case a schiera di edge lane con le  assi dipinte su porte e finestre. e lo stadio è dentro il quartiere, sembra povero come gli edifici che lo circondano. this is anfield. we are the beatles, rock’n’roll dagli occhi azzurri. terre di nessuno piene di vento. liverpool è piena di spazio vuoto. grigio che vira verso il blu dei lunghi pomeriggi estivi nei parchi sporchi e ancora splendidi. i cieli suburbani rimpiazzano la frontiera ed i gialli campi sconfinati oltreoceano. il nero diventa bianco, ma una certa fame è sempre la stessa.
 

 

 
 
la strada per anfieldultima modifica: 2008-09-15T00:11:00+02:00da weller60
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14 pensieri su “la strada per anfield

  1. hai raccontato un quadro, non è semplice……..e ciò che amo quando leggo , chiudere gli occhi e guardare nella mia fantasia………ps: ho visto quello di Zeffirelli, con il doppiaggio di Giancarlo giannini…….l’atmosfera un pò cupa dava un tocco in più rispetto a quello con leonardo di caprio che se pur bellissimo non rispecchiava perfettamente l’opera di un grande maestro quale Shakespeare.
    1 bacione

  2. La strada per anfield è molto suggestiva. Viene voglia di percorrerla.
    P.s.: non so perchè la rosa sia sempre bianca. E’ il fiorista a regalarmela ogni domenica. La sceglie lui. Sempre rigorosamente bianca, con lo stelo lungo. Non gli chiedo perchè. Sarebbe come spezzare un incantesimo. @MA

  3. love, babs, sweetpea, sweetheart… io all’inizio mi stranivo parecchio, poi ci ho fatto l’abitudine… ora, se dovessi mai andare via, mi mancherebbero da matti queste cose!

  4. a me i luoghi così mi hanno sempre attratta. non è tanto, o non solo, per la gente, ma quanto per i luoghi stessi che un po’ “fanno” quella gente.. come fossero una voce in sottofondo, un richiamo invisibile ma percettibile. mi spiego male? ma per me mi spiego bene 😉 bye.

  5. Aeroporto di Catania e poi in macchina fino all’altro continente :)!
    Non ci saranno le canzoni dei Beatles ma, le spiaggie sono meravigliose..

  6. Bello bello bello.
    Come descrive Liverpool tu… ti entra dentro anche se non ci sei mai stato…
    E il rock and roll… oggi che occhi ha? Chiusi.

    Purtroppo… non si può mai dire davvero “Always and forever”.

    un abbraccio
    Daniel

  7. strade..quante strade percorse e quanti spettacoli di luci e colori; ognuno diverso…ma intatnto l’acceleratore di Ginevra si è guastato…..per due mesi conviene appunto fare passeggiate…per le strade…;l bosone di Higs può aspettare…se esiste…….forse stà dentro i colori di qualche arcobaleno dopo la tempesta….o ingroppa a qualche goccia di rugiada appesa ad un ago di pino….ma tu non risdpondi…
    ultrainternet

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