stai lì, in piedi, vicino alle biciclette. aspetti, aspetti che lui arrivi, come ogni mattina da quando sei venuta in vacanza. il bikini incomincia a starti un po’ stretto, è dell’anno scorso, la mamma te ne ha promesso uno nuovo, quello coi fiori gialli, l’hai visto nel negozio al viale. oggi forse viene, te l’ha promesso l’anno scorso, prima di salutarti con un bacio sulla guancia. le amiche di ogni estate sono al muretto, mangiano un gelato e ridono di niente. qualcosa ti allontana, qualcosa che non sai. oggi pomeriggio leggerai quel libro, te l’hanno consigliato a scuola. ti ha preso subito, è la strana storia di una donna russa e di un Maestro che viene dal nulla. lei si chiama margherita, come te.
oggi l’hai visto, al bar, ti ha fatto ciao con la mano, e poi si è girato a parlare con una tipa bruna che non avevi mai notato prima. domani riparti, vai in sardegna col tuo nuovo ragazzo, ti sei tatuata una stella, sulla schiena, per lui. o per te?
un piccolo crack, è quella fessura mai colmata, e dentro ci sono gli occhi bruni di chi non è più venuto, mentre tu hai imparato a volare con la scopa, sulle città addormentate e sopra il mare nero.
Il giallo del sole…cresce!
P.S. Adoro…Nicoletta STRAMBELLI.
il crack, narrato così, suona muto e fa anche paura. giallo è il suo colore. bacio.
è a dir poco divino questo post….musica e parole, tristi ma ricche ricche di significato in qualsiasi modo esse si vogliano interpretare…….1 bacio buona domenica.
Bellissimo post Mr W, delicato e forte allo stesso tempo il modo in cui descrivi il percorso di crescita… sotto un sole giallo…
No, purtroppo niente Isole Britanniche stavolta… ma in una spiaggia desolata dell Liguria mi sono steso proprio sotto una bandiera britannica… posta al limitare della terra… davanti al mare… da lì sono nate le parole… e l’idea della foto…
a presto!
Daniel
che bello.. giallo. avevo pensato ESATTAMENTE a questo, anche senza crack. ma quello arriva, sempre, e se si baratta il bikini a fiori gialli con la scopa va bene così.
Me l’aspettavo…la musica.
Sei incredibile, ci sono, sono a casa a Milano.
Forse nella casa sbagliata.
Gli amori di gioventu si scordano velocemente, rimane il ricordo dolce-amaro sulle labbra, ma se nn fosse per quel tatuaggio, col passare del temponon rimarebbe nient’altro..
ma che bel racconto…bello da leggere e da “vedere”…col cuore.
un bacio caro weller
Bellissimo.
dolce, amaro, triste, spensierato.. si, il giallo si addice a margherita. si addice alle aspettative, alle delusioni, si addice alle bambine che indossano i braccioli e litigano con i maschietti. si addice ad una stregha come ad una fata. il giallo non è come il bianco e il nero, o il rosso e il verde.. è diverso. sa parlare molte più lingue. intenso post.