seven colours: yellow

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la sabbia scotta sotto i piedini, vero? dove sono i tuoi braccioli? aspetta sotto l’ombrellone, va a prenderli papà. adesso metti le ciabattine fino al bagnasciuga. bella sei, con quei capelli così lunghi, non te li hanno mai tagliati da quando sei nata, e come sei diventata bionda, con tutto il sole che hai preso. fai il bagno con il tuo amichetto, ti aspetta lì, tende le mani verso di te. non litigate più, non fate come ieri. e non allontanatevi troppo.

stai lì, in piedi, vicino alle biciclette. aspetti, aspetti che lui arrivi, come ogni mattina da quando sei venuta in vacanza. il bikini incomincia a starti un po’ stretto, è dell’anno scorso, la mamma te ne ha promesso uno nuovo, quello coi fiori gialli, l’hai visto nel negozio al viale. oggi forse viene, te l’ha promesso l’anno scorso, prima di salutarti con un bacio sulla guancia. le amiche di ogni estate sono al muretto, mangiano un gelato e ridono di niente. qualcosa ti allontana, qualcosa che non sai. oggi pomeriggio leggerai quel libro, te l’hanno consigliato a scuola. ti ha preso subito, è la strana storia di una donna russa e di un Maestro che viene dal nulla. lei si chiama margherita, come te.

oggi l’hai visto, al bar, ti ha fatto ciao con la mano, e poi si è girato a parlare con una tipa bruna che non avevi mai notato prima. domani riparti, vai in sardegna col tuo nuovo ragazzo, ti sei tatuata una stella, sulla schiena, per lui. o per te?
un piccolo crack, è quella fessura mai colmata, e dentro ci sono gli occhi bruni di chi  non è più venuto, mentre tu hai imparato a volare con la scopa, sulle città addormentate e sopra il mare nero.