perdere

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la pioggia della domenica pomeriggio, i portici umidi sopra le persone a spasso. ho da prendere le sigarette della domenica sera. sconfitte da collezionare come piccole perle acuminate. i reds perdono la champions, i lupi  disfano scudetti, noi  smarriamo patrimoni arraffati da un clown ridanciano che acquista modelle e ne fa tribune. si perde più che si vince, sempre. è la logica del gioco, ma le esistenze sono traiettorie, curve senza interruzioni nello spazio tempo. è l’energia e la sua legge di conservazione, forse che determina le sconfitte? vivere, tutto sommato, non è una scommessa, mai, se lo si pensa, si ha già perso. in  autostrada, col sole rosso alle spalle, il mare avanti.  avanti, perché come nello sport, non ha mai senso girarsi indietro.
 
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perdereultima modifica: 2008-05-18T23:25:00+02:00da weller60
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11 pensieri su “perdere

  1. non dicevamo che sono incontri andati più o meno male? no, queste sono proprie sconfitte. la differenza la fa il fair play. oppure la direzione che si prende dopo. ps saggia, dunque, diciamo che so saggiamente dosare il curry..

  2. povera ROMA! no, non lo posso accettare. specie il fatto che si perde più che vincere, in questo paese.

  3. Adoro i portici, ma a Roma come saprai sono scarsi, quelli di Piazza Vittorio li avrai passeggiati, però quando perdo le sigarette le compro in Autogrill, Piazza Vittorio è piena de sfaticati…cinesi.
    P.S. Ogni volta che ci passo (quasi una sfida di riappropriazione del mio territorio) mi domando: che cazzo c’entrano i cinesi co’ LA PORTA MAGICA?

  4. avanti senza tornare indietro..ma cos’è l’avanti e cosa il dietro? Per inerzia o per spinta si prosegue nello spazio delle fasi..interiore, mescolandosi con quello degli altri in quello totale, interagendo o meno; e spesso ci sono gli urti…ma si conserva la quantità di emotività o di moto interiore….e così via, come tante palline quantistiche, studiabili forse solo statisticamnete; perciò forse non ci comprendiamo..; siamo particelle, pardon persone o altro? Siamo indeterminati in volontà e consapevolezza come heisenberg e la nostra entropia emotiva dove va? E quegli occhi si perdono tra atomi e galassie, irraggiungili come il mistero di tutto l’universo, come il calore del voler bene che esce dal sole interiore, che si spegne ad ogni dolore; che non riscalda le primavere dell’anima, sotto la neve delle realtà mortificata. Ma se avessi la loro attenzione, poi..cosa accadrebbe; cambierebbe l’universo? Cambierebbe la storia. Saresti felice; cos’è la felicità, sempre in bilico tra morte e vita, tra dolore e speranza, in una eterna alatalena, che spesso procura brividi nella coscienza. L’universo si espande e Turing e Godel non riescono a definirlo; tutto è da calcolare e niente lo è, perchè uno sguardo rompe tutta l’armonia della matetamatica infinita; c’è il rigore sposato all’imprevedibile,…ma fernmiamoci quì, in questo angolo di significati persi come stelle, da abitare come gli infiniti pianeti dell’anima e dell’universo; chi c’è oltre, altri occhi, ma non quelli, infinitamante belli, ma non quelli, ai confini dell’anima, dove tocchi l’essenza del tutto…. un saluto dall’Arcanave, persa tra le stelle inj una stella…

  5. sconfitte senza appello mai.. dipende se conviene ricorrere.. gli avvocati costano, poi la giustizia italiana ha i tempi lunghi.. sai com’è..

  6. weller la Roma merita solo un applauso, soprattutto quest’anno… non abbiamo perso…. perchè il cuore lo abbiamo messo tutto, di soldi non ne avevamo abbastanza invece… bacio da una lupacchiotta

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