“Da cosa stai fuggendo?”
“Guardati dietro.”
E’ una lunga strada alberata, Lei si volta e allarga le braccia, sporgendosi dalla decappottabile, sorridendo, mentre i capelli ribelli le volano tutt’intorno. E’ una scena di Professione reporter, che ho visto qualche giorno fa. E’ un altro universo, quello che ho visto. Un altro spazio tempo. C’era, sì, c’era. E un wormhole mi ha trascinato, ingoiato, risucchiato. Wormhole: “è una ipotetica caratteristica topologica dello spaziotempo che è essenzialmente una “scorciatoia” da un punto dell’universo a un altro (o tra universi paralleli), che permetterebbe di viaggiare tra di essi più velocemente di quanto impiegherebbe la luce a percorrere la distanza attraverso lo spazio normale.” Ipotetica, non provata. Ma io immagino che esista, stanotte, mentre penso alla vita che è venuta, alla vita che è. Al mondo, gigantesco vortice di immagini facce, situazioni affastellate una sull’altra. Non è nostalgia del passato, no, è solo una sensazione di vertigine, di perdimento. Quello che ero, che respiravo, semplicemente non c’è più. Tutt’intorno a me, altre storie ora. Tutto un altro vivere, fuori e dentro. Televisioni che mostrano situazioni diverse, parole diverse per strada. Il pane e le rose? Cosa sono, dove sono? Altro. Pensieri di un universo diverso, la mia zattera naviga nel mare dal quale sono emerso all’improvviso senza accorgermene. Alla radio dicono che per i giovani il rock’n’roll è roba che non va, predicatori con la barba minacciano la fine del mondo in intenet (internet????). Luoghi stravolti, fatti stravolti. E’ un altro universo, con cose buone ma aliene. A me. Stanotte. Il wormhole mi ha trascinato senza accorgermene, in un universo parallelo. Così simile, continuo, ma la vaniglia non c’è più. Groppo in gola, dico le cose col loro nome. Poi metto su un sorriso vago, e continuo a navigare. Aspettando il messaggio in bottiglia dall’universo sparito.
“Guardati dietro.”
E’ una lunga strada alberata, Lei si volta e allarga le braccia, sporgendosi dalla decappottabile, sorridendo, mentre i capelli ribelli le volano tutt’intorno. E’ una scena di Professione reporter, che ho visto qualche giorno fa. E’ un altro universo, quello che ho visto. Un altro spazio tempo. C’era, sì, c’era. E un wormhole mi ha trascinato, ingoiato, risucchiato. Wormhole: “è una ipotetica caratteristica topologica dello spaziotempo che è essenzialmente una “scorciatoia” da un punto dell’universo a un altro (o tra universi paralleli), che permetterebbe di viaggiare tra di essi più velocemente di quanto impiegherebbe la luce a percorrere la distanza attraverso lo spazio normale.” Ipotetica, non provata. Ma io immagino che esista, stanotte, mentre penso alla vita che è venuta, alla vita che è. Al mondo, gigantesco vortice di immagini facce, situazioni affastellate una sull’altra. Non è nostalgia del passato, no, è solo una sensazione di vertigine, di perdimento. Quello che ero, che respiravo, semplicemente non c’è più. Tutt’intorno a me, altre storie ora. Tutto un altro vivere, fuori e dentro. Televisioni che mostrano situazioni diverse, parole diverse per strada. Il pane e le rose? Cosa sono, dove sono? Altro. Pensieri di un universo diverso, la mia zattera naviga nel mare dal quale sono emerso all’improvviso senza accorgermene. Alla radio dicono che per i giovani il rock’n’roll è roba che non va, predicatori con la barba minacciano la fine del mondo in intenet (internet????). Luoghi stravolti, fatti stravolti. E’ un altro universo, con cose buone ma aliene. A me. Stanotte. Il wormhole mi ha trascinato senza accorgermene, in un universo parallelo. Così simile, continuo, ma la vaniglia non c’è più. Groppo in gola, dico le cose col loro nome. Poi metto su un sorriso vago, e continuo a navigare. Aspettando il messaggio in bottiglia dall’universo sparito.
Wormhole Antonioniultima modifica: 2007-10-14T00:25:00+02:00da
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may it shine on you, as well
mi ricordo il film l’ho anche comprato si vede barcellona. son giorni di groppo in gola questi e di non guardare indietro perchè si fugge sempre e si rischia, voltandosi, di diventare statue di sale….
E ti leggo…. e di cosa da dire ne avrei, ma mi domando se tu sei pronto ad ascoltare…
Ma non ti tedio e ti dico, che Modena è una città a mia misura.
Una piazza come me (pomposa… ehheheh), una ghirlandina illuminata e una cena immersa nell’aceto balsamico (eh faccio le cose zozze io :P) in centro.
Buon inizio settimana :*
Taverna dei servi ^__^
Tris di primi: ravioloni scaglie di grana e aceto balsamico
ravioloni ai funghi porcini
lasagne fatte in casa al ragù
Filetto all’aceto balsamico
Vino rosso, sangiovese del 2002
E ho parlato anche di te (male chiaramente!)
PS: tanto prima o poi te lo dirò, anche se non sei pronto 😛
piano piano…mi rimetto in sesto…però che batosta…un bacino piccolino…
Userò mail, ma abbisogno di qualche giorno, perchè preferisco il suono della voce al nero scritto quando devo dire ciò che penso, ufff vedi già mi risulta difficile solo spiegarti questo concetto in breve.
Ma ci riesco anche così… aspetta mie notizie (sicuro è!? mica ti dico solo cose carine! :P) nei prossimi giorni via mail
succede spesso anche a me di avvertire questo tuo senso di vertigine, solo che io lo chiamo “nostalgia”. però mi piace molto di più questa teoria del wormhole, e del collegamento dei due universi. rende il tutto più “scientificamente normale”, come a dire “accettabile”.. perchè delle volte ci sentiamo un po’ troppo differenti dagli altri, e non sempre ci piace.
Faccio faccio ( e non adele!) :*
Weller60, thank-you. 🙂
May it shine on you.
io invece, di questi universi paralleli, pur cercandoli, non riesco a sentirli….; potessi uscire un pò fuori, da quì…..
hai letto il commento ke ti ho lasciato sui commenti ke arrivano in una strana lingua?L’altra volta avevo visto ke te ne era arrivato uno e ti avevo detto come eliminarlo x sempre:-)
tu hai visto cose che noi umani non possiamo neanche immaginare… o forse è solo una cattiva digestione?
Mi vorrei incastrare in un wormhole e starmene lì aspettando di vederli passare tutti per afferrarli con la mano come si faceva con la coda sul calcinculo senza prendela mai.
La prossima volta mi ci porti a pranzo tu ^__^
E’ incredibile: Essere miliardi e per il moltiplicarsi di distanze e prospettive = il risultato QUANTA SOLITUDINE.
I’ll send a sos to the world .. I hope that someone gets my message in a bottle .. e così fu che nisciuno rispondeva !
(Se mi chiami stellina, lo sai, va seeeeeeeeempre bene tesoruccio).
E’ stata una visione mia, so che non puoi capire. E’ che, leggendo il tuo post ho visto me e il wormhole e altre immagini. Mi succede spesso di visualizzare la scrittura. Dici sia grave?
E po a son dimondi cuntenta ca tal capiss al nostar dialet acsè at pol esser cusidera un po’ mudnes anca te
smile!
alla radio dicono che per i giovani il rock n’roll è roba che non va.. ma che radio ascolti? hihi.. capisco lo straniamento. sa un po’ di quei vuoti di cui si parlava. e, mentre cerchiamo la cura migliore, secondo me il rnr va benissimo.. sulle rivoluzioni sono d’accordo. lanci e stelle, ma anche roghi e finali di sangue. sono rivoluzioni, non pranzi di gala, e soprattutto sono molto umane. e forse ci piacciono per questo.