Another Albert

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REM-The great Beyond
 
Ieri hanno dato l’annuncio del premio Nobel per la fisica, assegnato ad Albert Fert e a Peter Gruenberg. Beh, per me è come se la mia squadra avesse vinto la Champions League, perché lavoro nello stesso campo, più o meno. La scoperta della “Magnetoresistenza gigante” (per la quale i due esimi hanno alzato la Coppa) ha avuto un impatto tecnologico notevole, nella capacità di memorizzare dati sugli hard disk dei computer. Uno degli scopi delle mie ricerche è di trovare materiali nuovi, assemblati un po’ come si preparano nuovi piatti di cucina, per aumentare sempre di più la capacità dei dischi. Ho visto Fert ad un congresso a Stoccolma, lo scorso luglio, parlare dei suoi nuovi esperimenti. Quel congresso, di cui ho scritto qui, mi ha dato una carica grandissima.
Non c’è niente nella mia manica, come cantano i REM, e quello che faccio forse ha un senso. Mi sono posto molte domande, l’estate scorsa, sotto il sole di Minosse. Su di me, sul senso della vita (ma va? non era un film dei Monty Python?) e non è che abbia trovato molte risposte. Ma  devo continuare a chiamare cose e persone col loro nome, senza nodi alla gola.    Non c’è niente che noi non possiamo fare, niente. E anche se i grovigli che abbiamo dentro rimangono, non è poi così essenziale dipanarli. Adesso prendo i miei libri, il mio computer e vado a spiegare a tre ragazzi cos’è un semiconduttore. Tenendo a mente che l’importante è trasmettere, non dire. Sono sicuro che sarà una bella lezione. E prima o poi vedrò le luci blu.

 I’m breaking through
 I’m bending spoons
 I’m keeping flowers in full bloom
 I’m looking for answers from the great beyond

 
Another Albertultima modifica: 2007-10-10T10:35:00+02:00da weller60
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34 pensieri su “Another Albert

  1. già e l’italia si vanta perchè è di italiche origini. peccato che viva in america da sempre e che in italiano sa giusto dire “ciao”.

  2. 😉
    ho pensato anche a te ieri

    è una bella cosa, una bella cosa.
    Glad you’re smiling. Here the sun’s really bright – well, it is… above the clouds. It’s there, and I know it’s shining… so who cares about the clouds???

    .

  3. in effetti mi sono mangiata un pezzo di commento. doveva iniziare con “già, come quello delle staminali…”

  4. Ti ho risposto di la (mi sorge sempre il dubbio… dove)

    Leggo il tuo post… senti mi passi il numero del tuo pusher… ehhehehe
    voglio vedere anche io le lucette blu 😛

  5. Che bel post. Diviso in due per me che mi stavo già arrendendo alla prima parte, per manifesta idiosincrasia (ma potrei dire invidia incapace) per tutto ciò che è tecnologia o terminologia scientifica. La seconda parte è invece più nelle mie corde, soprattutto per quanto riguarda difficili domande senza risposta. E poi alla fine in te trovo la sintesi delle due parti, come è giusto che sia, tra quel semiconduttore (?) e le “luci blu”.

  6. No no e che ero un pò ubriaca ieri sera, non connettevo bene, sai sono stata alla festa delle babbione e ho esagerato con l’alcool, ho un mal di testa stamattina!!! ^__^

  7. per certe violenze non bisogna allontanarsi troppo dal nostro Stato, dal nostro paese, da casa nostra.. violenze che non finiranno mai, con o senza convenzioni internazionali sui diritti umani. sono milioni, ogni giorno. alcune fanno più rumore di altre ma, stranamente, sono tutte senza eco. per quanto riguarda la violenza sulle donne.. beh, questa poi è tra le più comuni ed è quella che non ha mai avuto una voce. potremmo parlare di violenze all’ infinito, fare un elenco interminabile, ma nulla cambierebbe. non sempre è colpa dello Stato, o degli Stati. spesso dipende anche dalla propria singola coscienza. esistono ancora luoghi dove picchiare una donna è normale, perchè fa parte del rapporto marito-moglie, nonostante ci approssimiamo al 2008. in questi casi che dire? lo Stato non può entrare dentro 4 mura, ma noi si. è una mia modestissima opinione.

  8. sono in vena buona dai, ti spiego:

    CONCAVA: ho bisogno di ricevere (non parlo solo di amore uomo-donna sia ben chiaro) e la forma concava è una coppa che accoglie ed io accolgo mentre ricevo

    CONVESSA: ho bisogno di dare (tra parentesi idem some sopra) e la forma convessa e come una freccia senza punta che spinge verso il dare e gli altri.

    Aka si vanta? E di che? Del suo nuovo completino Armani, verde acido?

  9. Il tuo è uno dei mestieri più belli del mondo. Darei un soldino di pensiero per riuscire a far fare un passo avanti all’umanità. E che mi diano o no il nobel non ha poi una gran importanza.

  10. P.S. Sentito che “la francescana” è tra i top dei ristoranti? P.S. del p.s. Non è una richiesta di invito a cena, ma, hai visto mai? Rido.

  11. Weller60, ma ti ringrazio!!! È, credo, un po’ criptico perché faccio riferimento a fatti abbastanza specifici …ma, dopotutto, probabilmente non serve assolutamente conoscere i fatti 🙂

  12. Quando vedo che dànno a qualcuno del criptico (e chi te lo dà) penso che almeno c’è uno sforzo…e penso anche alla fratellanza che posso vantare.

  13. sto sabato/domenica vengo dalle tue parti, credo anche a modena.
    Perchè stai facendo la valigia adesso? Comè che devi partire all’improvviso?

  14. Lo sospettavo… ehehhe
    (puoi anche non andare a Trieste, disfa le valigie, sarà già tanto se riesco a vedere tutti gli amici tra Reggio, Toano e Modena che mi vogliono vedere :P)

  15. Già, il senso della vita. Si torna sempre li. Ogni attività è fodamentalmente inutile, ma estremamente necessaria se ci fa sentire vivi. Non è tanto lo scopo, ma probabilmente la distrazione che comporta. Anche se naturalmente, lo stesso distrarsi lavorando, è uno spreco. Ma non c’è niente di sensato in nulla, se ci si addentra oltre la pellicola protettiva.
    Riguardo agli addi, sentivo ieri il nuovo singolo dei Marlene. Dice più o meno. Il problema dell’amore, è che c’è sempre una componente di dolore. Non fa una piega credo.

  16. commento bellissimo. poi sono venuta qui e ho letto e sono d’accordo dobbiamo chiamare le cose con il loro nome e se viene il nodo in gola be che venga quindi hai fatto bene a sfogarti…ognuno ha la sua inghilterra la sua tijuana ma fose non importa neanche tornarci sono luoghi così nel tempo…beso

  17. Leggevo nella bora, leggo nella nebbia o sotto il sole………..ti rendi mai conto di quanto tu sia bello…….?da qualsiasi angolazione ti si guardi.Ti sorrido e ti bacio…marihellen

  18. Ho paura che mi prenda la mano, mettere le immagini nel commento, mi argina dalla verbosità. E poi è bellissimo.
    Ti metterò delle foto nell’eventuale blog splinder, lo farò.

  19. che fosse una via di mezzo tra il conduttore e l’isolante, il semiconduttore, lo ricordavo… ma mi piacerebbe lo spiegassi anche a me. io metaforicamente parlando, ci vedo bene il cuore, come semiconduttore.

  20. hai ragione, forse ho un po’ esagerato. consideriamola una parte del tutto su cui non voglio tacere per paura che conquisti nuove posizioni (più ancora di quelle, tante, che già ha, ma questa è la mia opinione). il guaio è che davanti a loach la guardia è debole e il colpo arriva dritto allo stomaco. sempre. succede quando si trasmette e non si dice, no?

  21. Perché c’è la passione per il sapere, la passione dell’insegnamento, il piacere di trasmettere qualcosa ai più giovani. Io ero insegnante, primi di dedicarmi all’arido mondo capitalista…

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