Sull’acqua del Nord

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The Cure – just like heaven

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Ward sale sul piccolo palco delle presentazioni. Greg lo conosce, anche se lui non ricambia la conoscenza. Greg ha letto i suoi articoli, ed ha visto le sue presentazioni a diversi congressi. E’ un professore americano, importante nel suo campo. Rispetto all’ultima volta che l’ha visto, è invecchiato un po’.Occhiali e barbetta, ha un abito chiaro, elegante per lo standard degli scienziati americani , che sono soliti fare le presentazioni in blue jeans, magari con il codino, come capita all’autore di un esperimento bellissimo, di cui ho messo un’immagine in questo post. Il meccanismo del congresso, articolato si diverse sessioni parallele che si svolgono contemporaneamente, fa sì che non siano presenti moltissime persone,  ma l’aula è abbastanza piena. Siamo in 1800, qui a Stoccolma, e veniamo da tutto il mondo. E? un appuntamento triennale. Ma quest’anno si vedono cose assolutamente innovative, e possibili dettagli del futuro.  Ward introduce l’argomento della sua esposizione, che non spiegherò, perché è troppo difficile. Però, prima  della parte tecnica, diciamo così, fa qualcosa di straordinario, che tipicamente in questo tipo di incontri non si fa, o si fa molto poco. Si pone delle domande di carattere filosofico. E le pone a noi. Grosso modo,il succo è questo: secondo Ward, la scienza e la tecnologia stanno attraversando una rivoluzione. I fenomeni fisici che studiamo, e che sfruttiamo per i futuri oggetti che costruiremo per vivere, lavorare, e divertirci, sono complessi. Il mondo è complesso. Il sistema dei neuroni nel nostro cervello è complesso. I futuri dispositivi elettronici basati su, che so, su molecole organiche (compreso  il DNA), nanotubi di carbonio o nanofili di semiconduttore sono oggetti complessi. E l’approccio “riduzionista” della fisica del ventesimo secolo non serve. Cos’è il riduzionismo? E’ spiegare il funzionamento della natura attraverso il minimo numero di equazioni, ridurre il problema all’osso, scarnificarlo. Tutto viene dalle interazioni tra le particelle subatomiche, studiamo quello e abbiamo in mano tutto. Einstein aveva un approccio riduzionista, per esempio. E Greg l’ha sempre pensata più o meno in modo riduzionista. Ward dice che insegnamo in questo modo nele aule universitarie, ma poi quando facciamo ricerca, è tutta un’altra cosa. Perché il riduzionismo non basta più. E lo studio sistematico (quello che fa Greg nel suo laboratorio) è utile, ma non è sufficiente. Perché per trovare  delle cose veramente nuove bisogna avere le idee, e bisogna ragionare con la parte destra del cervello, e non la sinistra, che è riduzionista: Ward usa proprio questo esempio. Greg sobbalza. E’ colpito nel vivo. Il discorso di Ward dura 10 minuti, gli altri 20 sono per l’esposizione delle sue ricerche.

Più tardi, Greg è su uno dei punti di approdo dei battelli di questa bella ed un po’ asettica città nordica, la città dove si assegnano i premi Nobel. E’ un pomeriggio luminosissimo, come solo al Nord possono essere. La gradevole cantilena scandinava si mischia alle altre lingue, di turisti ed immigrati. La città storica sull’acqua, i marciapiedi puliti, le biondine che vanno e vengono con le borse dello shopping, l’orecchio al telefonino, o all’auricolare. Greg riflette su quello che ha sentito. Ward ha parlato, in un certo senso,  di libertà, e di fantasia. Embrace complexity, abbracciate la complessità, è uno dei suoi slogan. La piccola Dharma in me sorride.

Sull’acqua del Nordultima modifica: 2007-07-09T20:00:00+02:00da weller60
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27 pensieri su “Sull’acqua del Nord

  1. Embrace complexity.
    Simplicity is what we need to understand, but to know we have to appreciate complexity.

    Fascinating.

    ….may it shine in you, my friend.

    .

  2. Ti ho mai detto che sia mio padre, che io, che “Attila” siamo ambi destri ? Per la verità siamo progressivamente più mancini. Attila è mancino puro.
    Questo pensiero di sfuggire al riduzionismo m’affascina.

  3. Te lo dicevo io ^__^
    QuestoWard ha compreso… “Si pone delle domande di carattere filosofico”… perchè ha intuito che la fisica (e non solo quella) è legata in qualche modo alla spiritualità.

    Ciao Greg che sobbalza :*

  4. “Abbracciate la complessità del mondo…splendide parole!Un post fantastico corredato da una canzone dei Cure che straadoro.
    Insomma ma a te sto Nobel per la fisica quando arriva?
    La risposta è dentro di te…e però è sbagliata!

  5. Oh piccolo Greg… Più piccolo di quanto tu creda… Dharma è capace di farsi piccola piccola per lasciarti spazio… Dharma sa comprimersi, ma la sua forza non è la dimensione che occupa rispetto a Greg… Dharma in uno spazio così piccino racchiude i segreti dell’universo, che sono alla portata di chiunque li voglia “vedere”…

    Approfitto del tuo sole sul blog per scaldarmi un po’… Un bacio.

  6. il libro, doppio sogno, non l’ ho mai letto, ma ho visto il film di Kubrick(direi… onirico). a questo punto dovrei lusingarmi per le tue parole. io non amo dire bello-meraviglioso-stupendo.. interessante, invece, racchiude molto e va anche oltre, attraversa il significato di ciò che si è letto. grazie per averlo fatto. a presto.

  7. Dissento ^__^
    anche io per tantissimo tempo pensavo la scienza è una cosa la spiritualità è un’altra cosa… tra l’altro detestavo i numeri… vedi tu :))))

    Per poi scoprire che nei numeri,nella fisica, nella matematica ci sono i concetti più filosofici e spirituali che abbia mai visto.
    Rimango un’ignorantona in materia sappilo, ma a volte come hai spiegato tu alcune cose di fisica, mi ha fatto proprio vedere (non intravedere) il legame forte che esiste tra le due.
    Indissolubile…. potrebbe esistere Greg senza Dharma?

  8. Se non sbaglio (per quello ho messo quel titolo) è “girare a sinistra” è il metodo base per uscire dai labirinti…
    forse per quello abbiamo un blog.

  9. per ora lascio un pò suonare i cure, che amo tantissimo. mi prenderò il tempo giusto per leggere il tuo nuovo post. grazie stellina. lo so che hai piacere di venire da me. è che si chiede solo un minimo di coerenza, anche nel virtuale. se uno non vuole, può stare altrove. tutto quì. così magari, si evitano tante cose inutili. baci. tanti.

  10. Una ambidestra come me potrebbe scoprire nuove teorie? A volte rimpiango di aver amato troppo tardi la matematica. Ma non è stata colpa mia, lo giuro. Sono sempre gli insegnanti che manipolano il tuo cervello negli anni dell’adolescenza. Bentornato. P.S. Sai un po’ di aringa affumicata. Rido.

  11. ho capito poco, cioè forse non ho capito niente, voglio dire ho capito ma non mi torna qualcosa, tipo non vedo conclusione di un discorso. va beh, son tarata dai. ma penso che al prossimo appuntamento lì a stoccolma ti assegneranno il Nobel per la fisica. ecco.

  12. oh che robe per davvero…dice che chi si accontenta gode…io non ci credo mica più….uff uff uff….e se è il pensiero che conta, ringrazio tutti quelli di Antares col cuore. bacio

  13. e… si, c’è un po’ di dharma in ognuno di noi. dici: non sempre le speranze sono malriposte. ma è meglio avere certezze prima di sperare. dio, quanto odio le attese.

  14. Sapessi come s’era fatto male l’Armando !
    Per la verità, il trave di cemento che gli aveva causato l’epilessia, lo aveva portato ad andare in pensione a 56 anni…ma anche prima doveva aver sballato…Non so a che età ebbe l’incidente sul lavoro e fra l’altro nessun indennizzo. Era abbastanza fuori, ma mi ha insegnato a giocare a carte, ovviamente lui malgrado fosse fuori ricordava le carte, mentre io ero più “artistico”….
    Non stare male, è bello che tu sia tornato (c’erano troppe donne nel mio blog !)

  15. Io vivo molte realtà di cui questa è una di quelle negative…ma una parte del cervello sa che tu non mi abbandoni, non mi lascerai sbranare dalle baccanti.

  16. Weller davvero tu saresti disposto a lasciarti sbranare dalle baccanti per Aka?

    Se questo non è amore!

    Bacio cucciolotto!

  17. mio caro, avevi ragione.. delle volte aspettare serve. e comunque si, we can’t hurry love. come dire you can’t go forcing something if it’s just not right (green day).

  18. Non è che potresti studiarla sta cosa dei blogger ambidestri? Hai visto mai che torni a Stoccolma per ritirare il Nobel. Rido immaginando le guardie areoportuali svedesi leccarsi i baffi con le tue aringhe.

  19. Salve a tutti. A dispetto di ciò che una blogger di Alice MyBlog (che sto già denunciando per diffamazione direttamente alla redazione) va dicendo sulla mia persona, vorrei tranquillizzare l’utenza su alcuni fatti che mi sembrano alquanto gravi e sottolineare subito che io sono io e non ho altri nick, proprio da nessuna parte. Su questo blog si fa gossip ma la calunnia è cosa ben diversa. Su Alice ho scritto per tre anni tra grandi piccoli successi e qualche inevitabile invidia, e finora non me ne sono curata. Ho fatto male, quindi è ora di dire basta una volta per tutte. Ecco, una tizia in particolare sta andando in giro a dire delle cose sul mio conto assolutamente incredibili e soprattutto FALSE, talmente false da risultare maldestra lei stessa, ma è chiaro che a chi non mi conosce la pulce all’orecchio sia balzata eccome, inevitabile. Il nome della grandissima donna, un vero lupo travestito da agnello, e non nuova a simili colpi bassi, è Il Sole e la Cometa, sì, quella che è sempre in home page del blog nonostante il gradimento reale sia qualcosa di risibile. Ecco, ha messo in giro le seguenti voci sul mio conto, leggete perchè qui la miseria umana tocca il fondo:

    1) Che io sarei tale Milena Ferrari, una blogger di Alice. Io non so bene neppure chi sia questa Ferrari, so solo che sono Law e i miei affezionati conoscono bene anche i miei dati anagrafici. Non sono Milena Ferrari e non ho un altro blog qui.

    2) Che io sarei una clonatrice di post. Tra l’altro, poco tempo fa Cometa stessa è stata pesantemente accusata di aver ordito un piano ridicolo in cui c’era di mezzo lei come clonatrice. Oltretutto, chi mi conosce mi apprezza soprattutto per originalità e scrittura, quindi mai calunnia fu meno centrata.

    3) Son due anni che questa tizia (che una volta era in affari con un’altra molestatrice, poi migrata) affligge l’esistenza mia e di altri blogger, veramente validi, i quali sono scappati addirittura su altri portali pur di non averci più a che fare. Perchè diffama, calunnia e ingiura e lo fa adducendo le stesse azioni misere che lei mette in atto, un’abiezione questa che trovo di un disgusto senza pari.

    Prego la Redazione di prendere provvedimenti perchè è chiaro come non si possa andare avanti in questo clima. Bloggare dovrebbe essere qualcosa di piacevole e creativo, non di viscido e miserabile come la rosicona in questione.

    4) Metto sin da ora a disposizione delle Redazione i commenti che la nobile Cometa, già nota alla Polizia Postale della Telecom, mi ha scritto ieri, giorno in cui deve esserle andato il sangue alla testa visto che sono stata onorata della home page di Alice il portale. Commenti ovviamente squallidi come lei.

    Detto questo, non voglio più toccare l’argomento e spero di essere stata esauriente.

    Law

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