Chissà se avrete il tempo e la pazienza di sentire questo splendido pezzo. Beh, trovatela, vi prego. Barocco, ridondante, fantasmagorico, perfetto, anche nel suo fruscio di vinile trentennale. Dura 10 minuti e passa. Mezza facciata. Come si diceva un tempo. Sogni, sogni verdi come la copertina del disco, opera di Roger Dean. Oggi mi è venuto in mente, anzi poco fa. Non ho resistito. Chitarre acustiche di Steve Howe, armoniche ed accordi. Un piccolo battito e poi, puff, incomincia. Il sintetizzatore di Richard Wakeman, il basso di Chris Squire, la voce di Jon Anderson. Gli Yes. A me piace un po’ tutta la musica, e questo disco, QUESTO disco l’ho comprato usato da un mio amico. E’ stato sciocco a vendermelo. E’ una reliquia, un tesoro. Sogni verdi, luci blu. E la voce di Jon (sì, senza h) è come un fiore che sboccia dalla terra arsa dei ricordi. La arerò di nuovo, e la innaffierò, perchè così deve essere. Per me. Così sarà. La vita piena di fiori è fantastica. Quella vita. Che ritornerà. And you?
weller, how are you?
Not well?
Not happy?
How are you?
Let the sun shine in your heart.
OK?
Qui in ufficio non posso ascoltare, ma mi son persa neldisegno in compenso!
Un bacio
surreale…..
Sei un grande….Rik Wakeman me lo ricordo ancora…ma l’altro giorno ho ripercorso la storia di Mike Oldfield…dio come sono ignorante.
postato
Sai che sono un’ignorante musicale. Ma avevo un amico che mi riempiva la testa di questi suoni e come te mi faceva notare le pause, i ritmi, le schitarrate. E’ lo stesso che mi insegnò a suonare la chitarra. Uomo di una pazienza proverbiale.
Quando lunedì potrò connettermi dalla casa genitoriale la ascolterò di certo!
And me? I’ll build my life seein’ flowers growin’up on my road’sides… I’ll Fly again!
quando il (mio) piccolo attila la pianterà di guardare i cartoni, accenderò le casse e l’ascolterò a tutto volume. (se poi non mi dovesse piacere, che faccio, ti cito per danni?) un sorriso, af
siamo tornati herr professor, alors. grazie per l’abbraccio e gli auguri e prometto che ascolterò il pezzo con attenzione. un abbraccio anche da parte mia. la reine
I’m happy.
.
*smile*
si, avevi ragione, ma sto comunque impazzendo. mio dio che palle, le attese. mi snervano, letteralmente. come ingannare quattro giorni? mi paiono eterni, a vederli da qui.
Un pezzo eccezionale..veramente eccezionale!^_^
Il vinile non è mai stato dimenticato e per chi come noi ha ancora memoria e passione di questa musica il tramonto non lo vedrà mai.
Un saluto e buona domenica!
questo incipit è stato ripreso appena appena un paio di volte…
non sono un granchè come cultura musicale (quando mi sono trovata in macchina con “the wall” e 150 miglia da fare al terzzo pezzo avevo voglia di giocare a frisbee col CD), ma mi vengono in mente the Cure, colla versione live di from edge of the deep green sea, e i molto molto più trash bon jovi, con wild is the wind.
che peraltro si accorda molto bene col clima di oggi… :S
Ho come idea che presto gli inglesi potrebbero essere un po’ sconvolti…
pensa che questa musica è legata alla mia adolescenza, i miei sedici anni tra le montagne. una fase di vita che ritorna ora mentre ascolto qui da te. sono sempre per la vita che si autoalimenta mentre scorre avanti e indietro sul suo filo. un abbraccio caro greg
ecchime! tornata sana e salva dal madagascar! qui come va?
stellina, mi fai quasi iniziar meglio il lunedì 😉
bacio
adoravo la sua voce, mi faceva perdere, e a sedici anni ero di certo ancora più sulle nuvole.ho dei ricordi davvero vivissimi. a volte scrivevo ascoltandoli. credo che a questo punto un grazie di cuore sia davvero doveroso greg, è stato bello tornare indietro. bacio grande
Che dire un brano meraviglioso.Gli Yes, uno dei più grandi gruppi degli anni sessanta e di sempre…Wow