Where the weather suits my clothes

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Camminando, mentre la nebbia si alza, i ragazzi intorno chiacchierano, davanti ai portoni degli istituti.
Fumando l’ennesima sigaretta sulla scala di sicurezza, parlando in romanesco col mio collega.
Leggendo alcune note sul waveguiding, una cosa complicata sul funzionamento dei  laser, con la loro luce così pura.
In laboratorio, riavviando gli strumenti.
Niente è troppo importante, dopo tutto. Il sole arriva, finalmente, il grigio resiste, ma mi sento così leggero, oggi. E questa splendida canzone, scrivo solo per farla sentire.
Sì, mi sento, mi sento di andare dove il tempo è giusto per i miei vestiti.

http://weller60.myblog.it/media/01/00/27fef0ae92ebdf38a1b910eea50da5b6.mp3
 

 

Everybody’s talking at me
I don’t hear a word they’re saying
Only the echoes of my mind

People stopping staring
I can’t see their faces
Only the shadows of their eyes

I’m going where the sun keeps shining

Thru’ the pouring rain
Going where the weather suits my clothes
Backing off of the North East wind
Sailing on summer breeze
And skipping over the ocean like a stone

Pubblicato in Greg | Contrassegnato con

Forever

1) Oggi Greg ha rimesso il giubbotto jeans, da lui gelosamente conservato e riconquistato dopo una strenua battaglia con sua sorella, che indossava quando aveva 16 anni. Complice il suo dimagrimento. Greg è fatto così, conserva. Nel cuore e nella testa.
2) Oggi la giornata è splendida, la gente sembra avere un’aura intorno.
3) Occhioni blu era di buon umore.
4) Greg ama vedere commedie americane a lieto fine. Ad esempio, “Il matrimonio del mio migliore amico” con Rupert Everett, che in quel film è grandioso. Colonna sonora di Burt Bachrach.
6) Greg ballava le canzoni di Burt Bachrach, quand’era bambino. Gli piacevano, e gli piacciono anche adesso.
7) Greg canticchia: “Forever, forever, you’ll stay in my heart…”, e pensa che per lui  è così, ma non scrive altro.
8) Greg oscilla, su e giù, ma oggi è un su, decisamente su.
9) Greg finirà presto la storia di Sasha, l’italiano-sloveno che va in bici sul Carso , ma oggi ha voglia di scrivere cose allegre e sciocchine.
10) Il viaggio di Greg continua, e questo diventerà sempre più un audioblog. Plat du Jour: “Say a little prayer”, di Burt Bachrach (appunto) in versione reggae, cantata da Diana Krall. Deliziosa. Per i Pearljam, Patty Smith, i Cure, etc c’è sempre tempo, no?
Che il sole splenda su di voi.
http://weller60.myblog.it/media/02/01/8d5bde61d18f1408d4d9c81737aa719d.mp3