Senza tempo, senza spazio

 
 
 
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The Clash- Brand new Cadillac
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L’auto-similitudine è un concetto matematico. Un oggetto “auto-simile” assomiglia a se stesso su qualunque scala lo si osservi. Cioè, tu lo vedi prima ad occhio nudo, poi con una lente di ingrandimento, poi con un microscopio ottico, poi con un microscopio elettronico. Sempre uguale. Pensa ad un abete. Il tronco, i rami, le foglie. Sono autosimili. Anche le coste viste dal satellite, le guardi, poi fai uno zoom, ed i golfi, le calette e le piccole insenature, una dentro l’altra,  si ripetono. Si possono fare un sacco di esempi di questo genere. Questo tipo di struttura si chiama frattale. Il concetto di frattale ha avuto un grande impatto nel mio campo, la fisica, e anche nelle altre scienze. Ma la cosa più sorprendente è l’estetica delle strutture a frattale. Di nuovo, la natura ci fornisce un senso del bello particolare, che ci spiazza, ci sorprende. La sensazione che si prova di fronte alle immagini frattali è di qualcosa di comprensibile e misterioso al tempo stesso. E ci si perde dentro, perchè la scala, le dimensioni fisiche non hanno più importanza. Cosa vuole dire essere grande o piccolo se sei in un frattale? Niente. Fantastico, vero? E in parte noi siamo fatti così, perché il mondo è anche così. E’ come un viaggio senza tempo e senza spazio. Buon viaggio, allora. Nel mondo che si ripete e si ripiega all’infinito.

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