Bye bye, Larry

a013662fb205afdd3463d4554b054135.jpg
http://weller60.myblog.it/media/02/00/b5e7b05ecdc2fd86e1b0e99e834f7bcd.mp3
David Bowie- The man who sold the world
 
Larry Fleinhardt è un fisico, coprotagonista del telefilm poliziesco “Numb3rs”, dove il matematico Charles Eppes aiuta suo fratello Don, agente FBI, nella lotta contro il crimine. Larry è amico di entrambi, e qualche volta si unisce a loro. Usano teorie scientifiche per risolvere i casi. Le teorie esposte, beh, sono vere, anche se applicate spesso in maniera, diciamo così, eterodossa. Larry è il fisico come se lo immagina la gente: distratto, intelligentissimo, eccentrico. E, poiché è dalla parte dei buoni, è mite, gentile e timido. Non ha una vera casa, e dorme nel suo Dipartimento, di nascosto, in un vano caldaie. Un mio collega, durante un periodo di lavoro particolarmente intenso, si portò il sacco a pelo in ufficio, fin quando non fu pizzicato e rimproverato duramente dal direttore. Un altro dormì in laboratorio, mentre cercava casa. Mi disse che non era mai stato così bene come in quel bivacco. Scommetto che Larry mette su i calzini spaiati. Io li metto, ogni tanto, ed un famoso teorema  di Fisica Matematica veniva spiegato dal suo scopritore proprio citando un altro professore che indossava calze di colore diverso. Presto Larry partirà per una missione spaziale, a bordo dello shuttle, a compiere strani esperimenti nella stazione orbitante. Ha un amore, ma relazionarsi con l’altro sesso è così dannatamente difficile, vero Larry? Meglio fuggire nello spazio. Parla spesso per metafore apparentemente strampalate, incomprensibili alla maggior parte dei telespettatori, immagino, ma non a me, che sono del campo. Larry corre in modo buffo, mentre si allena per la visita medica di abilitazione al volo, e siccome è un telefilm, ce la farà. Cita le superstringhe, la cosmologia relativistica, il caos, Feynman (ne ho già scritto, di lui) che suona le congas. Larry forse scomparirà dal telefilm, comunque temo che si assenterà per un po’ di puntate. Ciao, Larry, a presto. Cura la tua cosiddetta anima, so che ne hai bisogno. E mentre vedi il pianeta azzurro dall’alto, non pensare troppo a ciò che ci cammina sopra. 
 
9a2e092a2f82618a4202d300343a76f8.jpg

We passed upon the stair, we spoke of was and when
Although I wasn’t there, he said I was his friend
Which came as some surprise I spoke into his eyes
I thought you died alone, a long long time ago

Oh no, not me
I never lost control
You’re face to face
With the Man Who Sold The World

I laughed and shook his hand, and made my way back home
I searched for form and land, for years and years I roamed
I gazed a gazely stare at all the millions here
We must have died alone, a long long time ago

Who knows? not me
We never lost control
You’re face to face
With the Man who Sold the World

Who knows? not me
We never lost control
You’re face to face
With the Man who Sold the World

Bye bye, Larryultima modifica: 2008-07-18T17:50:00+02:00da weller60
Reposta per primo quest’articolo

11 pensieri su “Bye bye, Larry

  1. teorie vere e applicazioni eterodosse. il mestiere di vivere, in other words. sei l’unico fisico che conosco e non ho alcun immaginario di riferimento (che a milano ce ne siano pochi?). devo vedere più tv. bacio metaforico.

  2. premetto che non vedo telefilm da una vita, però hai ragione, ti credo, il fisico lo si immagina sempre allo stesso modo. certo la tv ci mette il suo.. pensando, per esempio, al fisico dell’epoca del nazismo, lo stereotipo cambia(il fisico è sadico, cinico, spietato, ambizioso, spesso delirante, vestito bene, ma anche male, dipende dal messaggio che si vuole far passare). e anche in tv avviene la stessa cosa. poi c’è il blog di weller, che ci riporta un’immagine umana del fisico, normale direi, e per questo non banale, anzi. okay, come la mettiamo? buon lune dì.

    questa di bowie è superlativa.
    bye.

  3. tu però sei un fisico fuor di ogni clichè: hai viaggiato, vissuto, visto, on the road, senza paura. non ci credo alla storia dei calzini spaiati, non se tu la consideri un “segno”, un attributo necessario, una sineddoche.
    a volte capita anche a me di indossarne.
    non sono mica fisica, però.
    adesso come la mettiamo?

  4. Ferie, professore? Ne ho sentito parlare…
    :-))
    Non se ne parla per un mesetto circa: scherzo dell’ufficio di mia moglie.
    Se tu ci sei ( o quasi ) beh… a risentirci. Sun on everybody, purchè abbiano una protezione 40.

  5. L’amico per dormire non doveva motivare con la passione del lavoro, ma con la prouderie…
    Doveva farsi un’assistente.
    Il peccato è emendabile, la morale è impossibile da tollerare.

    Sempre bello, pensarti gentile e coi calzini spaiati.

  6. “E mentre vedi il pianeta azzurro dall’alto, non pensare troppo a ciò che ci cammina sopra”.
    Questo suggerimento vale anche per chi sul pianeta azzurro effettivamente ci cammina everyday?
    Oggi clima molto gradevole e bei cieli…. durasse.
    un saluto Mrrrrrr
    Daniel

I commenti sono chiusi.