Quantum Leap

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“Il dottor Samuel Beckett è nato l’8 agosto 1953 da John Samuel e Thelma Louise Beckett. Cresce nella fattoria di famiglia e dimostra da subito di essere un genio. A tre anni sa già leggere, successivamente impara a suonare diversi strumenti musicali e pratica diversi sport al liceo. Si laurea in fisica quantistica, medicina, lingue antiche, musica, neurologia, astronomia e vince anche un Nobel.”

Sdraiato sullo sgangherato sofà del mio appartamento di allora, nel freddo umido del Mersey che non mi abbandonava mai, vedevo alla TV il dottor Sam Beckett viaggiare nel tempo e cambiare la vita delle persone.  Il contrammiraglio Al lo assisteva fornendogli le previsioni di Ziggy, il supercomputer, sulle sue possibilità di successo. Non era in gioco la Storia, ma le storie, piccole e così importanti. Sam si trasformava in qualcun altro, giocava col destino. E salvava. Piccole storie di persone condannate che cambiavano. Sam non aiutava nell’adesso, solo nel prima, o nel dopo. Non sempre ci riusciva. Non sempre finiva come lui avrebbe voluto. 

Stretto nel mio vecchio cappotto spinato, cammino per il centro della città, nel freddo assolato. Gli antidepressivi fanno effetto, la chimica funziona. Dio gioca a dadi, penso, e chissà se Sam, lo scienziato buono, può salvare se stesso. Ma sì, l’amore è un buon investimento. E il presente è solo il passato del futuro.

http://weller60.myblog.it/media/01/02/5583062ff85174c4b1e3fe1908cf6333.mp3
 


 

Quantum Leapultima modifica: 2008-02-17T02:30:00+01:00da weller60
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19 pensieri su “Quantum Leap

  1. Non ce ne accorgiamo, in realtà non percepiamo se non soltanto a tratti la scansione, la scansione del tempo che passa e il più delle volte passa come noi non vorremmo, ed a ragione l’unica cosa che vale la pena di fare nella vita è amare qualcosa, al massimo qualcuno (se lui o lei sono d’accordo), possibilmente con tutte le nostre forze.
    P.S. Prestame er supercomputer che devo da vedé che fine faccio!

  2. ti voglio lasciare questo: “interrogare il passato non serve a niente. è al futuro che bisogna fare domende. senza futuro il presente è solo disordine” (mettersi l’animo in pace prima di tutto, difficile, ma va fatto)…come vedi tante opinioni quanti uomini. ma anche la chimica funziona diversa su ognuno no?

  3. L’amore a volte è un azzardo. Il passato sono le mie radici ed il futuro un’aspettativa. Prefrisco concentrarmi sul presente, anche se fuggevole, anche se fra un attimo è già passato.

    🙂

  4. io non permetterei a nessuno di intromettersi. neanche a sam e al suo supercomputer. spesso non finisce come io avrei voluto, ma almeno sono padrona del disordine che faccio in casa, posso insultarmi e spaccare tutto. e poi ricominciare. se qualcuno avesse fatto i compiti per me, oggi avrei un sorriso ebete e non saprei attraversare la strada. e non sopravviverei all’apocalisse.

  5. Se fosse davvero un buon investimento io sarei ricchissima con solamente i frutti maturati. Ok, ok, non sono di ottimo umore oggi, come non detto. Sorrido e ti abbraccio dentro al cappotto spinato.

  6. il presente è solo il passato del futuro. meravigliosa. zio, mi fai ste sparate così, senza avvisare? potrei restarci secca!!!!

  7. O il futuro è il presente del passato ? Se si sale sufficientemente in alto si può vedere sia il passato che il futuro stando nel presente,… forse, chissà…
    Ciao Weller.

    Ultimo

  8. Lo guardavo spesso quel telefilm..mi sono sempre impersonificata nel “Salvatore” di turno, ma la vita si vive in modo diverso, senza un computerino che ti suggerisca la fase successiva e uno specchio che rifletta un’immagine diversa da quella che realmente siamo. E’ vero il presente e’ il passato del futuro ma ne e’ anche la base. Se nn si gettano le giusta fondamenta il nostro futuro cambia direzione..

  9. Guardavo anche io spesso quel telefilm , bello…
    stupenda questa frase: Ma sì, l’amore è un buon investimento. E il presente è solo il passato del futuro.
    Una nuova ottica per guardare al presente^_^

  10. Era uno dei miei preferiti. Volevo viaggiare anch’io nel tempo. E mi piaceva quando veniva scaraventato in un posto nuovo e all’inizio non capiva niente.
    E quando vedeva il suo personaggio allo specchio.
    Un saluto.
    Alessandra

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