Michelangelo ed Erwin

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Ho rivisto Blow-up la scorsa notte. Non voglio fare una celebrazione di Antonioni e della sua opera. Però il suo film mi ha fatto molto pensare al concetto di realtà, e della sua percezione. Il protagonista scopre  un omicidio in un parco attraverso le sue foto, trova il cadavere dopo una successiva visita notturna al luogo del delitto, ma poi tutto scompare, si dissolve: le foto ed il morto. Il film si conclude magistralmente con una partita a tennis immaginaria tra due ragazzi vestiti da clown, senza racchetta e senza palla. Il protagonista assiste alla partita, e partecipa alla finzione, rilanciando la palla immaginaria che è uscita dal campo.
Penso alla realtà, ed alle leggi fisiche che esprimono il comportamento della materia, della natura. La realtà è percepita attraverso i nostri sensi, in primis la vista, ed elaborata dal cervello. Esiste una realtà oggettiva, “altro” dalla nostra elaborazione, cioè indipendente dalla nostra esistenza? Se io muoio, la Terra continua a girare intorno al Sole? Le informazioni che ci scambiamo attraverso il linguaggio, o le espressioni gestuali, portano ad una base comune, ad una oggettività, appunto. E qui c’è il primo passaggio spinoso. Soprattutto ora, che lo scambio di informazioni avviene sempre più in maniera indiretta, attraverso strumenti quali giornali,  telefono, radio, TV, internet e quant’altro. Non è detto che ciò che viene condiviso sia reale. Però in qualche modo lo diventa, nella nostra mente. Scopro l’acqua calda, ma è così. La Terra gira intorno al Sole, ma in antichità si pensava il contrario, perché noi vediamo il Sole muoversi. Il senso comune, in questo caso, fallisce. La “morte- non morte” in Blow up mi ha fatto pensare alla realtà della Fisica Quantistica, dove le particelle seguono leggi a carattere probabilistico, e non deterministico. Una particella può essere in uno stato dove una sua caratteristica particolare (ad esempio, il suo spin) ha il 50% di probabilità di essere in un modo ed il 50% di probabilità di essere in un altro. Se effettuiamo una misura per determinare questa caratteristica, potremo ottenere un risultato, o l’altro. Si può arrivare addirittura a dei paradossi, quali quello del gatto di Erwin Schrodinger (uno dei fisici che ha  gettato le basi della Fisica Quantistica). Mettiamo un gatto in una stanza. Prendiamo una particella soggetta ad un processo di decadimento, che emette radiazione. La radiazione attiva un congegno letale per il gatto. Ma il processo di decadimento segue leggi probabilistiche, proprie della fisica quantistica. Può decadere oppure no. Se chiudiamo la stanza, con dentro la particella, il congegno letale ed il gatto, non sappiamo che succede a quest’ultimo. Può essere vivo o morto. Il suo stato dal punto di vista fisico è “né vivo, né morto”. Oppure tutte e due le cose. E’ un po’ quello che succede in Blow-up, no? Forse non  è esattamente la stessa cosa. Però  la realtà cambia, perché non è detto che la nostra percezione sia corretta, non è detto che lo scambio di informazioni che porta alla fondazione della realtà oggettiva sia avvenuto bene, e  non è detto che i risultati delle osservazioni siano certi e ripetibili. Forse sono banalità quelle che scrivo. Però il film è splendido, e le scene, i dialoghi, le situazioni sono affascinanti. E l’aspetto “glam”, la bellezza delle modelle e delle attrici che vi compaiono lo fanno risplendere di una luce magica, contrappasso alla serietà delle questioni che affronta.
 
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P.S.: L’esperimento del gatto di Schrodinger è  puramente concettuale, un paradosso. Non è mai stato compiuto. Per motivi tecnici, non è possibile realizzarlo. Anche se lo fosse, nessuno lo farebbe con un animale per motivi etici, io per primo, in quanto ho due gattini adottati da poco.Dopo questa precisazione, vado in ferie più tranquillo.
 

 

 
Michelangelo ed Erwinultima modifica: 2007-08-03T00:55:00+02:00da weller60
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26 pensieri su “Michelangelo ed Erwin

  1. …hey babe, take a walk on the wild side …hey honey, take a walk on the wild side…
    mi rilassa una cifra lo zio lou….cosìcchè, ti bacio, sai caro w., un bacio…

  2. molto bello questo post, io adoro il blow up per il senso di indefinito che ti trasmette. dici che non scappa nessuno?? per ora c’ho casa che pare un albergo

  3. «Io sono realmente come mi vede lei. — Ma ciò non toglie, cara signora mia, che io non sia anche realmente come mi vede suo marito, mia sorella, mia nipote e la signora qua — … Vi vedo affannati a cercar di sapere chi sono gli altri e le cose come sono, quasi che gli altri e le cose per se stessi fossero così o così».
    Tratto da “Così è se vi pare” di Pirandello (~1917).
    Trovo similitudini inquietanti tra tutto ciò, Blow Up, quanti, morte non morte.
    Ho amato moltissimo Blow Up, me lo rivedrei una volta al mese, e poi… all’inizio quei giovani Yardbirds che suonano nel club… che dire, una chicca del grande Michelangelo.
    Ciao e buon WeekEnd

    Ultimo

  4. Avrei due o tre persone da mettere nella stanza con la particella soggetta ad un processo di decadimento, che emette radiazione. Poi me ne disinteresserei completamente lasciano fare al destino o alla casualità?

  5. eh no, io un gattuccio là dentro non ce lo metterei proprio!! 😉 ps. una sola realtà no, non esisterà, finchè ci saremo noi con le nostre percezioni. cin-cin, oggi festeggio le mie ferie! à bientot.

  6. guarda, a parte che io e la fisica non andiamo molto d’accordo, io il gatto lì dentro non ce lo metto.
    però, per non privarti del tuo post, ti passo il tipo che era convinto che le leggi della quantistica fossero già valide da un pezzo, e ha cercato di attraversarmi la macchina colla sua a una rotonda.
    va bene lo stesso?
    PS vedi di tenerlo vivo o non-morto almeno finchè le assicurazioni non finiscono di litigare tra loro…

    PS2 io blow up non l’ho mai visto, è grave?

  7. Era ciclistico, perche’ ho tentato un’impresa poco leopardiana sui colli marchigiani ed ovviamente sudavo e pensavo. Saluti anche ad Antonioni ed a te in vacanza. p.s. La Polonia e’ una sorpresa.

  8. una persona molto importante una volta mi ha consigliato blow up. l’ho tenuto due settimane, ho pagato il ritardo, ma non l’ho visto. perchè sono dipersiva e instabile, perdio. bastonami, me lo merito. comunque.. chi lo dice che sono una pantera????

  9. oh cavolo tutti dicevano che eri già via… sono cleo sotto falso nick sto sperimentando modalità commento mascherato shhhhhhh

  10. io sto in modalità cazzeggio e partorisco post di utilità sociale di un lugimirante che mi fanno paura

  11. Per fortuna è puramente concettuale l’esperimento…mi ero quasi spaventata. Questo Schrodinger mi ha perseguitato quest’anno con la sua equazione tridimensionale che definisce gli orbitali. Ciao Poldy

  12. Beh in un certo senso…l’esperimento potrebbe essere un bene per i gatti, in quanto essendo loro nella condizione di nè vivi e nè morti sarebbero per certi versi strappati dalla condizione deterministica di mortalità tendenziale. Sarebbero un po’ più morti e forse un po’ più vivi.
    p.s. Certo ora sono meno Polacco.

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