LA

Sono stato in California solo una volta, per vacanza. Vorrei e potrei andarci per motivi professionali, e forse prima o poi ci andrò. La California è il paese che ho visitato di più dopo l’Italia. Sì, perché quando uno vede film o telefilm americani, questi sono per la maggior parte ambientati là. Guardare film o telefilm, se sono particolarmente belli, è un po’ come viaggiare nel tempo e nello spazio, e finirci dentro. Non è un’idea particolarmente originale, ma è così, almeno per me. Sono stato a Los Angeles per tre giorni, non l’ho sopportata, ne avevo paura, l’ho visitata pochissimo, eppure ne sono rimasto affascinato, in un certo modo. Ho visto scorci di posti che conoscevo già, tramite il cinema o la televisione. Questo ammasso sterminato di casette con giardino, ricchissime o miserabili , questa foschia permanente, i pozzi di petrolio sulle colline DENTRO la città, queste strade dove non cammina nessuno, perché tutti girano in auto, o, al più sui pattini ed in bicicletta, è finita, in qualche modo, dentro il mio cuore e la mia testa. Mi sembra incredibile, eppure potrei descrivere per filo e per segno ogni posto che ho visitato a LA, a differenza di altre città. Potrei raccontare dei surfisti a Malibu, della giostra di Santa Monica, del supermarket di Beverly Hills dove abbiamo comprato sushi che abbiamo consumato su una panchina al di fuori, assieme agli immancabili lavoratori “invisibili” messicani, degli attrezzi da culturismo a Venice, dei piccoli condo vicino Hollywood che io immagino abitati da aspiranti attori. Quando vedo film come Collateral di Michael Mann, o Jackie Brown di Quentin Tarantino, ripenso sempre al mio viaggio, e a quella sorta di sentimento struggente che mi prendeva durante la mia visita. LA, lo so che prima o poi ti rivedrò, e camminerò sotto le tue palme. Love, w

(Giugno 2005)

LAultima modifica: 2006-09-22T13:50:00+02:00da weller60
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14 pensieri su “LA

  1. Ho la sfortuna di aver viaggiato poco (nulla direi), ma di aver viaggiato molto attraverso le parole dei miei amici al ritorno dei loro viaggi. Cosa che ho fatto anche ora leggendo il tuo post ^_^

  2. ciao w 🙂 dopo gli scienziati addolorati, le nanoparticelle rosolate!! 😀 mi fa piacere che tu sia rientrato online :))) ciao, matu

  3. WoW! Io qualche anno fa mi sono innamorato di Dubrovnik, e forse avevo pure scritto qualche cosa, da qualche parte…

  4. ciao,dovrò imparare a sistemare i link dei blog (nn lo so fare) nn posso + perdermi sti interessanti post! Ah, ti ricordi degli gnocchi di susine? buona domenica da Iv

  5. Ricordo anche questo post… e ricordo LA, con la strana sensazione di non averla capita (vale un po’ per tutti gli USA)… ma lo sai che taglieranno le palme, vecchie e malate, e le sostituiranno con le querce? Mah… Notte, K.

  6. Quando ero ragazzina sognavo di andare in California e vedere i luoghi narrati da John Steinbeck. La valle del Salinas e i paesaggi che avevo imparato a conoscere così bene persino nella flora locale, tanto che Steinbeck dettagliava le sue location. Forse un giorno ci andrò. E rivedrò i posti che ho letto, che ho visto con la fantasia e col cuore. Ale

  7. Ehi Weller guarda che è d’estate che in tv danno le repliche, ora è iniziato l’autunno ci vogliono racconti nuovi di zecca! Ho postato un po di foto del “mio” vecchio laboratorio.

  8. non parlarmi di los angeles che potrei mettermi a piangere.. guarda te se devo condividere il bene più prezioso che ho trovato nella vita proprio con la mia rivale: l’america! non ti spaventare, ha un senso tutta questa mia rabbia… un giorno ti spiegherò… ad ogni modo peace and love, my dear! judith

  9. Mai stata negli States, ci sono molti altri posti dove, potendo scegliere mi piacerebbe andare. L’Australia per esempio o la Cina…ma, avendone la possibilità, credo mi orienterei verso città più piccole. Non so, ho letto libri che parlavano dell’autunno e dei suoi colori nel Maine, ad esempio, oppure provare qualche tratta in Greyhound. Troppo sognatrice, forse.
    Ciao Doc. Yoko

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