Fuoco indimenticabile

Chitarra, basso, batteria, voce solista. E’ questa la formazione, come il 4-4-2 nel calcio, classica e sempiterna. Potete metterci le tastiere, le coriste, i campionamenti, i violini e tutto il resto che volete, va bene, non dico di no, ma per me sara’ sempre questa la formazione di una rock band. Ragazzi compagni di scuola, che si cercano attraverso annunci su bacheche o via internet, giubbotti di cuoio e giacche fosforescenti, blue jeans a tubo, scampanati,vita alta, vita bassa, capelli lunghi o corti a seconda delle mode dei nostri sciocchi e veloci tempi. Si cercano per mettersi insieme e fare rock’n’roll. E’ una lunga linea che dura da quaranta anni e che non finira’ mai, come un cavo d’acciaio che corre sotto gli Oceani delle nostre vite, dei nostri amori, delle nostre storie, e che ci unisce tutti. Rolling Stones, Who, Led Zeppelin, Clash, U2, Nirvana, Verve e quei gruppi nuovi che non riesco piu’ a seguire. E’ una passione, un fuoco inestinguibile e indimenticabile che brucia sempre, per me adesso cova sotto la cenere dei miei mille sciocchi affari quotidiani, ma ogni tanto divampa in fiamme inaspettate. Vinile, musicassette, CD, MP3. Oggi accendo e sento questi versi uscire dagli auricolari:

No one knows what it’s like
To be the bad man
To be the sad man
Behind blue eyes

No one knows what it’s like
To be hated
To be fated
To telling only lies

But my dreams
They aren’t as empty
As my conscience seems to be

E poi giu’ una schitarrata che ha quasi la mia eta’ (di Pete Townsend), ed io che faccio fatica a non suonare l’air guitar in mezzo al parcheggio del supermercato, senno’ chiamano l’ambulanza e mi ricoverano. Come facevo nella mia cameretta tante ere fa. Qualche giorno fa vedo un mio studente con una felpa di non so quale gruppo Heavy Metal nordeuropeo, siamo stanchi tutti e due, alla fine di una lunga giornata, io da una parte e lui dall’altra; gli faccio “Lei e’ un metallaro, dunque”, lui mi guarda con un’aria che e’ un programma, poi si scioglie e chiacchieriamo un po’. Io gli cito i Led Zeppelin, a lui si illumina il volto e mi dice che ha un vinile di questo glorioso gruppo comprato da suo padre. Gia’, suo padre. Ridiamo insieme. Non mi pesa questo, no, il fuoco non si puo’ dimenticare, non si estingue mai. E mi fa sentire vivo.
(aprile 2005)

Scariche elettriche, hana bi, Jimi Hendrix.
(giugno 2006)

Fuoco indimenticabileultima modifica: 2006-06-09T11:05:00+02:00da weller60
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4 pensieri su “Fuoco indimenticabile

  1. buon weekend a te..con fabri passerò la serata (sto preparando da un paio di giorni antipasti ed affini…) con la nipote (se si seguono le tradizioni) passerò il sabato mattina…

  2. caro Se, appena posso ti scrivo…è una giornata davvero orribile oggi, da cancellare…gr azie per jimmy hendrix…hana bi, caro, scintille nelle nostre strade per sempre. Bacio, ana

  3. Sono d’accordo sulla maleducazione che non ha niente a che vedere col sesso. Ma a volte vorrei essere un omone cintura nera di karate con la faccia minacciosa. Vorrei vedere se certa gente oserebbe fare il furbo… sarei proprio curiosa! Buonaserata. Ale

  4. Già. Più di un anno è passato. E sono sempre uguale, stesse paure, stessi pensieri, stessa mentalità a volte cinica a volte solare. Dopo un anno l’unica differenza sostanziale è che ora conosco Castles Made of Sand. E la adoro.

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