Ciao Bill

 

Ciao Bill. Ho scritto di te e di Scarlett un po’ di tempo fa. Beh, la scintilla scocca proprio qui, no? Quando lei fa il Karaoke su “Brass in Pocket”, dei Pretenders, in parrucca rosa. E tu le rispondi con “More than this” dei Roxie. Il cuoio lucido e morbido di Chrissie Hinde contro la  cravatta stretta di Brian Ferry. E Tokyo è tutta una pazzia, di cui non comprendete la ragione, ma che vi avviluppa in un piccolo vortice di sentimenti. Non scopate, no, tu le massaggi i piedi e le dai una carezza. E io tifo per te, Greg-Weller mette su gli striscioni e da’ fiato alle trombe, mentre il gatto gli dorme accanto, in una serata di bora nera sul Carso. Bill in fase “acquisto Porsche”, perché tu i denari ce li hai. E sei bello, terribilmente divertente. Sei americano, ma ti preferisco inglese.  Ciao Bill, ripenso a te due anni dopo. Mi scappa da ridere, mi fumo l’ultima sigaretta, tifo ancora per te-me, e ho un po’ di nostalgia dei miei occhi di due anni fa. Solo un po’. Perché tanto lo so che ritornano. E adesso di gatti ne ho due. 

Plat du jour: The Pretenders, Brass in Pocket

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