oz

 

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aspetto il tuo bacio  con le mani unite e la testa inclinata su un lato. dorothy  senza trecce, occhi blu kansas sky e fianchi larghi di tre figli. mentre sparecchi la tavola del party di natale, cantando qualcosa nella tua testa. forse i lampi ritornano ogni tanto, e la strega dell’ovest agita ancora le calze a righe sotto la casa.  il leone ha messo su barba e occhiali, ma ha ritrovato il cuore, e mi ha mormorato di andare a oz, mentre ero preso dalla solita chiamata senza fili. le quattro stagioni tornano da me in un giorno, proprio come sentii a hmv, la prima volta, sotto l’ombra del liver bird.  oz è  lontana solo due occhi chiusi e un tocco, una mano sfiorata sotto il vischio. di un natale alieno, forse  non è nemmeno tuo. scommetterei il mio bracciale celtico che la strada di polvere passa  vicino al tuo desiderio di fine anno, e che vuoi ancora il tornado. ricevo il tuo bacio sulla guancia, e mi allontano dentro il grigio, cercando di scorgere davanti a me il deserto rosso acido.