Contact

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Gli occhi azzurri di Jodie Foster si illuminano, quando riconoscono il suo papà nell’essere extraterrestre che lei così tanto ha ricercato. Sulla spiaggia dalla sabbia candida, con sopra un qualche evento cosmico di colore rosso acceso, il “contatto” è dunque con noi stessi, con la nostra vita, la nostra memoria. E i nostri dolori incancellabili, le persone perse nelle spirali e nei tunnel dei nostri viaggi ci fanno compagnia, mentre andiamo avanti, la mattina, col sapore del caffè in bocca, in una giornata di sole splendida. Le corazze di nanotubi di Carbonio, gli space shutlles che ci decollano accanto, le chimiche del nostro cervello in un incessante andare e tornare, mentre i tasti dei computer si illuminano al nostro tatto. Non dimentico, e accarezzo.