Cousin Joe non abita più qui

La giornalaia filippina mi guarda con un sorriso molto appropriato per questa bella Domenica di Ottobre, mentre le chiedo i soliti quotidiani e, naturalmente, Topolino per mia figlia. E’ già ora di pranzo, ma noi mangiamo sempre un po’ tardi, vogliamo andare a prendere l’ aperitivo al bar, dove pasteggiamo prima del tempo con degli gnocchetti fritti. Ma prima di andare via dall’edicola, il mio sguardo si posa su un DVD, The essential Clash. Guardo mia moglie, che stringe le spalle, e cedo alla tentazione, per 12 euro e 90 lo prendo. Quando torno a casa per pranzo, lo metto su, ed accendo lo Stereo collegato al lettore. Clip: London Calling, così antico che l’ho visto per la prima volta al cinema e non in TV, in una rassegna dedicata al punk. Il filmato è girato sotto la pioggia, di sera, loro suonano tutti bagnati su un barcone che galleggia sul Tamigi. Si intravede qualche scorcio della città, Joe Strummer, il cantante, porta un cappello nero a falde larghe. Altri video (molti girati dal vivo) sono Career Opportunities, Should I stay or should I go, un’altra versione live di London Calling (qui Joe stecca clamorosamente l’attacco), Radio Clash, dai tempi del loro successo in America, e la grandissima Rock the Casbah. Sono magrissimi, vestiti di nero, suonano sotto un pozzo di petrolio. Joe ha una capigliatura alla mohicana e indossa una Kefiah sul giubbotto di pelle nero, Mick Jones ha un berretto da sandinista. Un armadillo atraversa la scena, un arabo beve alcolici (credo) ballando nel deserto, jet militari che sfrecciano nel cielo. Erano tempi di guerra, già, Libano, Libia, Afghanistan, Iraq-Iran, Nicaragua, Salvador etc. E poi dicono che gli anni 80 erano frivoli, gli happy eighties. Adesso è lo stesso, sotto i nostri sciocchi sguardi occidentali. I Clash, dei veri rockers. Dub ‘n’ punk, il reggae fa ballare, ma le chitarre sono rock, Joe ci da’ dentro con la sua voce sforzata, mia moglie dice sottovoce: “sembra impossibile che sia morto”. Quando lo dice, penso a lui come ad uno di famiglia, un cugino un po’ più grande col quale mi ero perso di vista, e la notizia della sua morte, che avevo letto su Internet nel Natale del 2002, è stata difficile da accettare. No, non è vero, que viva Sandino. This is Radio Clash.
(Ottobre 2005)

….non metto su Rock the Casbah, preferisco Should I stay or should I go, più appropriata…
(Ottobre 2006)

Cousin Joe non abita più quiultima modifica: 2006-10-09T21:55:00+02:00da weller60
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18 pensieri su “Cousin Joe non abita più qui

  1. …credevo che si potesse votare + volte…i tuoi racconti su scritto misto…ma nn vedo aumentare i punti dopo il mio voto…
    Sono 1 ignorantona…n n conosco il loro sound! ‘notte da Iv

  2. Oggi dovrebbero inviarmi il contratto, appena la cosa diventa ufficiale (son scaramantico!) ne parlerò sul blog. Grazie comunque per l’incoraggiame nto.

  3. noooooooooooooo oooo ti pregooooooooooo oooooo cazzo i clash che mito … fra un pò perché non metti proprio LONDON CALLING?? Chissà dal vivo che bolgia di concerti!! Mamma mia, c’è ancora in edicola?

  4. Tutte le atomiche sono un problema… non solo quella coreana, o pakistana, o cinese, ma tutte, cioè: quella francese, quella inglese, quella israeliana (!)… mi fa rabbia perché secondo questi pseudo giornalisti dobbiamo aver paura di un dittatore megalomane in Corea e non di un VACCARO texano assetato di sangue e simpatizzante dell’estrema destra. Hai ragione, speriamo bene, e spero anche che non ritorniamo come qualche anno fa con i telegiornali inguardabili… ciao caro, fai una buona giornata.

  5. Grazie ^_^ per gli auguri per i baci, per chiamarmi fiammella e per il pensiero di voler venire (esentato giustificato). Confesso mi avrebbe fatto piacere, molto piacere, conoscerti oltre la tastiera.

  6. buona serata a te 🙂 occhio che quarky a carte bara sempre e poi usa come scusa il fatto che le sue carte devono rispettare la meccanica quantistica…

  7. C’era anche in Ho affittato un killer di Aki Kaurismaki. A me hanno raccontato di Londra i disordini nei Ghetti, c’era un amico che ha studiato a Roma era lì con suo fratello maggiore…ora scomparso anche lui. Come Strummer. No, non so suonare la chitarra e neanche gli sci. Al limite con lo sci di fondo, vado.

  8. ma io ho messo 10. + volte! ho visto i blog su libero degli altri concorrenti, hanno + visibilità. ‘notte da iv

  9. Ha ragione Marihellen, hai gli occhi di Al Pacino e credo che una bella capigliatura brizzolata alla Doc Brown appunto, contribuirebbe a renderli meno tristi, senza togliere la dolcezza che traspare. :-)))) Fatteli crescere, dammi retta, che poi sennò che figlio dei fiori sei scusa??? Io sto bene grazie, è un buon periodo questo per me e spero davvero che duri. Ne ho proprio bisogno. Ho letto qui e là che per te non è proprio così e mi dispiace molto. Ti auguro con tutto il cuore che un po’ di serenità ti arrivi presto. Un abbraccio, posso? Yoko

  10. grazie grazie grazie.dicono che non tutti i mali vengano per nuocere…….. .ma non ero pronta e non sono pronta……..o dio gli addii

  11. con questo vuoi dire che ad hermosillo sara’ terriile….com unque sto gia’ un po’ meglio ho appena scoperto che li’ ci sono ben 18 ristoranti cinesi…..vedi vedi che poi alla fine forse non sara’ cosi terribile come puo’ sembrare?bacio

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