Neve su Los Angeles

Questa foto è stata scattata proprio dal punto in cui mi trovo a prendere il sole. E’ Ferragosto, sono le 11 di mattina e non c’è molta gente. Sembra impossibile, ma non lo è. Diciamo che è un posto improbabile. E questa sotto è la mia tenuta completa da mare.

Abbronzatura integrale, oh yes, e quest’anno sono anche dimagrito di otto chili. Che situazione improbabile. La mia canzone dell’estate è “Maybe Tomorrow”, degli Stereophonics, la sento ossessivamente sull’ipod, chissà perché.

Been down and I’m wondering why
These little black clouds keep walking around with me, with me …

Ripenso a quando l’ho sentita la prima volta, fa parte della colonna sonora di “Crash-contatto fisico”. Titoli di coda, scena finale, neve che cade su downtown Los Angeles. E’ mai successo? Mi sentirei di dire di no. E’ impossibile, il film lo rende possibile, anche se eccezionale. Possibile, impossibile, probabile, improbabile. Gli eventi si spostano da un aggettivo all’altro, molto spesso. Il confine tra impossibile ed improbabile, o probabile, o possibile, non è così netto come si può pensare. Nella mia amata scienza, la fisica, certi fenomeni si pensavano impossibili, adesso sono solo improbabili. E su scala ridotta, non c’è più concatenazione stretta tra causa ed effetto, gli eventi sono regolati da leggi probabilistiche. Ciò vale anche su scala grande, ma i margini di probabilità che un oggetto scompaia ed appaia da un’altra parte sono molto limitate. Come dice Akamotasan, c’è la possibilità, anche se ridottissima, che il mio computer naturalmente smetta di funzionare. Meccanica Quantistica, si chiama, la teoria che regola tutto questo, e Dio gioca a dadi. Penso alle azioni umane, alla nostra vita. I confini tra possibile ed impossibile si spostano. Atti impossibili, amori impossibili che diventano possibili e viceversa. Le nostre scelte giocano un ruolo in questo, ma non sempre. E poi c’è la lunga teoria dei “vorrei ma non posso”, dolorosa. E i sogni, possono diventare possibili? Una persona molto cara mi ha detto “scrivere è bellissimo, perché rende i sogni possibili”. E io l’ho fatto, confesso, ho scritto i miei sogni. E forse anche alcuni dei vostri. Colpevole. Colpevole di sognare ad occhi aperti cose impossibili. Di scriverle e renderle possibili. E qualche volta fa male, oh se fa male. Ma continuerò a farlo, sono recidivo. Non posso farci niente, sono un sentimental boy. La canzone degli Stereophonics finisce, la rimetto. Poi vado a fare un bagno, e la chiudo qui, senza conclusioni e senza certezze. Solo sensazioni.

So maybe tomorrow I’ll find my way home…

Love, w

Neve su Los Angelesultima modifica: 2006-08-23T16:55:00+02:00da weller60
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9 pensieri su “Neve su Los Angeles

  1. Ecco, vedi, colpa delle vacanze e ho saltato gli Auguri. Beh, posso rimediare in ritardo? 🙂 Buona serata. trespolo. PS: dimagrito di otto chili? Azzarola, dovrei prendere esempio…

  2. con un fidanzato che mi ha regalato l’unico costume con pantaloncini che vendeva infiore (vendeva solo tanga o minicostumi) x vedermi vestita..e, alle terme, ha ringhiato a tutti gli uomini che hanno scrutato la sottoscritta quando avevo la tshirt bianca bagnata…non so quando mi converrebbe essere naturalista…

  3. ho passato 1 estate difficilotta..m ia mamma ha avuto 1carcinoma…ma ora sembra che la cosa sia rientrata in carreggiata: risultato ho fatto la badante alla mamma e m’è rimasto poco tempo per altro..

  4. nope, niente ferie fino a ottobre… agosto si sta rivelando quasi autunnale, a luglio eravamo tutti ridotti malissimo invece, causa temperature molto più mediterranee che inglesi… divertiti anche per me quindi! PS ho scoperto il principio dell’entropia qui nel mio salotto… se vuoi documentarlo…

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