Fili

Mentre pago alla cassa, il piccolo Olin guarda un film su youtube. Non è il solito cartone animato, è una commedia, in parte in inglese, in parte nella sua lingua, bengalese. E sento la musica della colonna sonora. E’ solo un piccolo pezzo, ma lo riconosco. Harry’s game theme, dei Clannad. Sono sorpreso. Chissà per quale diavolo di motivo è stato scelto per questo film. È come una porta socchiusa, forse. Un breve messaggio lanciato in modo inconsapevole. Una piccola, splendida canzone in gaelico racchiusa in una bottiglia che naviga in un oceano alieno. La pioggia di Aprile scende, fuori dal negozietto etnico, mentre esco con la musica nelle orecchie. I fili delle culture, dai molti colori, si intersecano, spesso senza senso apparente. In questo risiede una parte della poesia del mondo.

Filiultima modifica: 2012-04-14T00:28:00+02:00da weller60
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5 pensieri su “Fili

  1. Bellissimo squarcio di poesia. E’ vero… è la connessione fra le culture che crea una nuova poesia. Una nuova prospettiva per vivere il tempo, per guardare il cielo. Good evening Mr W. D

  2. Stranamente sono passata di qua. Chissà perché mi ritrovo a pensare che c’è un collegamento anche con la canzone inserita nel mio post. Strane culture e strani gli intrecci.
    Un saluto,
    giulia

  3. Miracoli che fa la musica già ai tempi del pifferaio magico. Sai che io preferisco le parole ai suoni, è un mio limite riconosciuto.
    P.S. No, per ora non si rientra. Si deve aggiustare, incernierare, ingabbiare, riparare, rinforzare. Poi la burocrazia ci aggiunge l’asso di bastoni. Per dire.

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