on the waterfront

Postcards from nowhere 2

Ieri sul Carso soffiava la bora. Le foglie stanno diventando gialle e rosse. Mi manca la bora, mi mancano i Krantz di Magda la mattina. Mi manca il freddo secco.

Ho portato mia figlia a visitare la sua ex-scuola. Un edificio incantevole, in mezzo al verde. I bambini le sono corsi incontro, la maestra ha interrotto la lezione. Sono stato là, mezz’ora, seduto su una piccola sedia, a vedere i bambini giocare a tombola in classe. La squadra di mia figlia ha vinto. La maestra mi ha chiesto: “ce la riporterà per l’anno prossimo?” Mi sono messo gli occhiali scuri appena comprati al Kompas Shop di Fernetti. Non sono riuscito a rispondere per la commozione. E’ stata una delle mezz’ore più belle della mia vita

Mia figlia mi ha portato a vedere lo stagno nel parco dietro la scuola. Niente girini, niente rane, con suo disappunto. In tutti gli anni che sono stato là non avevo mai trovato il tempo di andarci.

Il motore della mia macchina si è rotto in autostrada, mentre stavamo tornando a casa. E’ arrivato il carroattrezzi e ce l’ha portata in una autofficina sperduta in Veneto. Siamo stati là un po’, io e mia figlia, ad aspettare che mia moglie ci recuperasse. Da una villetta accanto all’autofficina una bambinetta è spuntata con un cane pastore. Voleva giocare con mia figlia. Povera, sperduta nel nulla della bassa.

Sono qui, nel mio ufficio, a preparare la lezione. Fra un po’ vado a pranzo. Non so se domani andrò in palestra, non ho la macchina. Forse sì, in bici.

Vorrei che Mary Poppins venisse da me con una scatola, io la aprirei e ne uscirebbero tutti i colori del mondo.

We never leave the past behind
We just accumulate

Love, w

Postcards from nowhere 2ultima modifica: 2006-10-17T13:15:00+02:00da
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